Esce, a distanza di ottanta anni, Si vive bene in due edito da La nave di Teseo, un nuovo capitolo della prolifica bibliografia letteraria di Giorgio Scerbanenco, scrittore di origine russo-ucraina naturalizzato italiano reso famoso dalle saghe noir ambientate nella Milano del boom economico. Il romanzo intimista ed a tratti esistenzialista, oltre a raccontarci una Milano che non c’è più narra attraverso le vite e gli sguardi dei protagonisti entusiasmi, delusioni, paura, coraggio e desiderio di migliorarsi.
di Mimmo Cacciola
Ritorna in libreria Giorgio Scerbanenco, ma per favore non chiamatelo scrittore straniero. Certo, qualcosa della sua terra natale, quella Ucraina oggi contesa e che all’epoca della nascita dello scrittore era parte dell’impero zarista, sottilmente come polvere gli è sempre rimasta addosso, portata anche dal padre poi rimasto ucciso durante la rivoluzione bolscevica. Dopo ottanta anni il baule delle cose di Giorgio Scerbanenco, sputa fuori ancora inediti del prolifico scrittore morto prematuramente a soli 59 anni. Il romanzo, intimista e vagamente esistenzialista si intitola semplicemente Si vive bene in due (Editore La nave di Teseo, Collana Oceani, Pagine 240, € 16,15) ed è la storia di un quadrilatero un po’ amoroso, un po’ morboso che racconta di una Milano che non esiste più nei pressi di un mondo che sognava non solo ascensori sociali quanto una voglia di misurarsi e migliorarsi oggi forse troppo appiattita da un benessere dato per scontato
“Cesare Vairaghi – si legge nel risvolto di copertina – ha ventiquattro anni, vive a Milano e vuole aprire una libreria, ma ha bisogno di un prestito per riuscirci. Intorno a lui, tre donne che non potrebbero essere più diverse. Benedetta, la fidanzata e promessa sposa, lo aiuta a realizzare il suo sogno con il denaro della dote. Nel loro idillio entra Candida, una donna elegante, affezionata cliente del negozio, che sembra interessata alle edizioni rare almeno quanto al nuovo giovane libraio. Intanto Cristina, un’amica comune di Benedetta e di Cesare, dà una mano in libreria ed è sempre più presente nelle loro vite. Un romanzo ritrovato di Giorgio Scerbanenco torna in libreria dopo quasi ottant’anni, per raccontare come se fosse scritto oggi i sentimenti che legano i quattro personaggi tra gli scaffali di una libreria, mentre il destino è pronto a scompaginare le loro esistenze. Vent’anni prima del ciclo di Duca Lamberti, il mondo noir di Scerbanenco vibra già nelle vie acciottolate di una Milano che sta per cambiare per sempre insieme ai suoi protagonisti. Ogni dettaglio, ogni sguardo, racchiude tutto: entusiasmo, delusioni, paura, coraggio, desiderio di essere migliori “.
Ecco, allora, una lettura perfetta per l’estate: impegnativa ma non complessa, che fa riflettere ed anche divertire, insomma una occasione unica di apprezzare ancora uno scrittore di cui si dovrebbe parlare e leggere molto di più che inaspettatamente di fa un nuovo e gradito regalo.
Giorgio Scerbanenco (1911-1969), nacque a Kiev.Scrittore italiano di origine russa. madre italiana e padre ucraino, a sedici anni si stabilì a Milano. Fu collaboratore, redattore e direttore di periodici femminili ad alta tiratura, per i quali scrisse racconti e romanzi «rosa», per lo più ambientati nell’America degli anni Quaranta. Più tardi approdò al genere poliziesco e fu il successo, prima con Venere privata(1966), poi con Traditori di tutti (1966). Altrettanto fortunate le opere successive, da I ragazzi del massacro (1968) a I milanesi ammazzano al sabato (1969), ai racconti postumi di Milano calibro 9 (1969) e Il cento delitti (1970). Protagonista di quasi tutta la serie è Duca Lamberti, accorto investigatore della Milano «nera». Prodigioso narratore di storie e maestro nel catturare l’attenzione del lettore, Scerbanenco fu uno dei primi, in Italia, a confrontarsi con i gusti di un pubblico di massa. La sua scrittura, insieme ingenua e ricercata, antiletteraria, piena di sprezzature, veloce, è singolarmente efficace. Nel 2018 esce Luna di miele per La Nave di Teseo.
Giorgio Scerbanenco
Si vive bene in due
La nave di Teseo, 2022