Loriano Macchiavelli firma Funerale dopo Ustica per i tipi delle edizioni Sem e ci racconta tra fiction e realtà, un altro pezzo di quella Italia impestata da servizi segreti deviati, assassini, faccendieri, militari, politici e chi più ne ha più ne metta, tutti ad inseguire sporchi traffici, trame di potere, disegni geopolitici contro i popoli e le loro fondamentali libertà. Il tutto condito con lo stile inconfondibile dello scrittore Bolognese e che si conclude tristemente il 27 giugno 1980 nei cieli di Ustica
di Mimmo Cacciola
Loriano Macchiavelli e il suo mondo di uomini e donne sempre al limite tra verità e finzione, bene e male, giustizia ed ingiustizia. Come nel suo ultimo lavoro dal titolo Funerale dopo Ustica (Editore SEM, Pagine 528, €19,00) calderone pieno zeppo di personaggi e storie intricate che si alternano in una fitta trama sempre più difficile da dipanare e decodificare. Sullo sfondo la martoriata Italia al centro di quel Mediterraneo conteso e teatro di fatti e storie non sempre specchiate.
“Terroristi rossi e neri – scrivono nelle note editoriali – che seminano la morte e sono pronti a morire per le proprie idee; servizi segreti infiltrati e corrotti, i cui agenti non esitano a praticare il doppio o il triplo gioco; un «Vertice» formato da personaggi eccellenti e insospettabili che vogliono destabilizzare lo Stato italiano; un killer internazionale, infallibile e spietato, che agisce al riparo di coperture perfette, e la sua vittima designata: il presidente della Repubblica; un’arma micidiale e avveniristica; Victorhugo, il grande burattinaio, un misterioso personaggio che muove a suo piacimento le fila di stragi e assassinii; Stefano Degiorgi, un agente «pulito» dei servizi segreti italiani braccato dai servizi segreti «sporchi» e perfino da quei killer ai quali dà la caccia; Mila Santini, una donna che gioca la sua partita sino all’estremo; un lungo, accanito inseguimento condotto senza pietà e senza esclusione di colpi, che si svolge in Italia e in Europa dal 1974 al 1981. Ecco soltanto alcuni degli ingredienti e dei protagonisti di questa inquietante e incredibile vicenda che avrà il suo sorprendente e inatteso epilogo sul DC9 Itavia abbattuto nel cielo di Ustica il 27 giugno 1980. Un vero labirinto di intrighi e di trame, fatti e avvenimenti raccontati secondo il principio romanzesco che l’aderenza alla realtà è sempre di gran lunga più fantastica di qualsiasi fantasia romanzesca. Cinismo, odio, amore, sesso, violenza, lealtà, fedeltà, senso del dovere, avidità, ambizioni sfrenate: ecco i fattori che fanno agire, uccidere, vendicarsi i protagonisti (molto spesso semplici pedine di un gioco più grande di loro) di questa spy story”.
Per i lettori dai palati raffinati e non solo, per i fans di Loriano Macchievelli e per tutti quelli che ancora non lo conoscono o non lo hanno mai letto ecco una ghiotta occasione per immergersi in una spy-story accattivante ed originale sugli italici misteri e sul non detto e scritto che, da anni, ha tenuto e tiene banco sulle pagine dei giornali, nelle aule dei tribunali e nei libri come questo di Loriano Macchiavelli.
Loriano Macchiavelli, classe 1934, è nato a Vergato (Bologna). Ha frequentato l’ambiente teatrale come organizzatore, come attore e, infine, come autore; alcune sue opere teatrali sono state rappresentate da varie compagnie italiane. Dal 1974 si è dedicato al genere poliziesco e ha pubblicato numerosi romanzi divenendo uno degli autori italiani più conosciuti e letti.