Bentornati su Aforismi.it siete pronti per scoprire i segreti della lingua italiana? Se la risposta è sì, siete nel posto giusto. Un temibile vampiro affamato ripete sempre la stessa frase: “L’ho detto a te” “L’ho detto a te” “L’ho detto a te”, a chi si rivolga e che cosa voglia dire non è affar nostro ma approfittiamo di lui per fare un piccolo ripasso: che cos’è TE, in analisi grammaticale?
Possiamo dire fin da subito che non si tratta di un aggettivo possessivo, questi infatti sono ad esempio: “mio”, “suo” “loro” ed accompagnano sempre un nome a cui sono rivolti es:”prendo il mio zaino”.
Non si tratta neanche di un aggettivo dimostrativo, questi infatti accompagnano sempre un nome a cui si risolvono, come gli aggettivi possessivi ma sono ad esempio: “questo”, “quella”, “codesto”, per fare un esempio: “non amo questo piatto”.
Procedendo per esclusione dunque possiamo dire con fermezza che, quello in questione, non è un aggettivo ma un pronome. Ma di che tipo?
Eccoci arrivati al momento della verità: Si tratta di un pronome personale! In quanto i pronomi indefiniti indicano cose, persone e animali senza specificarne con precisione la quantità o la qualità con il minimo grado di definitezza. Alcuni esempi sono: molto, troppo, vari, diversi, altro, certo, tale, ogni, qualunque, chiunque, qualsiasi. Mentre i pronomi personali sono i classici: “io” “tu” “egli” “noi” “voi” “essi” ma anche “me” “te” “se” e “mi” “ti” “si” “ci” “vi” “si”.
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