Recentemente, una notizia ha fatto il giro della comunità letteraria: un famoso autore di romanzi polizieschi annuncia il suo ritiro dalla scena letteraria. Con la pubblicazione del terzo volume della trilogia dedicata al protagonista Danny Ryan, l’autore ha deciso di lasciare definitivamente la scrittura per dedicarsi a un nuovo impegno sociale. Questa notizia ha suscitato reazioni diverse tra i lettori, alcuni dei quali hanno espresso la loro gratitudine per il contributo che l’autore ha dato alla letteratura, mentre altri hanno espresso la loro delusione per la fine della carriera di un grande scrittore. La notizia del ritiro dell’autore ci porta a riflettere sul ruolo degli scrittori nella società contemporanea e sulla capacità della letteratura di sensibilizzare le persone sulle ingiustizie sociali e politiche. In questo articolo esploreremo alcuni dei temi che circondano questa notizia, cercando di capire il significato più ampio della decisione dell’autore di lasciare la scrittura.
Don Winslow, scrittore americano nato il 31 ottobre 1953 a New York, è uno dei più noti autori di romanzi polizieschi contemporanei, ed è particolarmente noto per la sua trilogia dedicata al personaggio di Danny Ryan, composta da “Potere assoluto”, “La frontiera” e “Città in rovina”. Winslow ha scritto numerosi altri romanzi polizieschi di successo, tra cui “La spia che venne dal freddo”, “Il potere del cane” e “La terra dei sogni”. Oltre alla narrativa, Winslow ha scritto anche sceneggiature per film e serie TV, e ha lavorato come investigatore privato e consulente per la difesa in processi penali. È noto per il suo impegno sociale e politico, in particolare la sua opposizione al “trumpismo dilagante” negli Stati Uniti.
L’autore ha confermato la notizia tramite un tweet, in cui ha ringraziato i suoi lettori per il supporto ricevuto nel corso della sua carriera.
Winslow aveva già annunciato il suo ritiro nel 2022, spiegando che era arrivato il momento di dedicarsi ad altro e di mettere i suoi talenti al servizio del paese. L’autore, infatti, è un fiero oppositore di Donald Trump e ha più volte espresso il desiderio di impegnarsi nella battaglia contro il “trumpismo dilagante” negli Stati Uniti.
Dopo la notizia dell’incriminazione dell’ex presidente, Winslow ha twittato la sua soddisfazione e la speranza che questa sia solo la prima di una serie di incriminazioni per Trump. L’autore ha quindi deciso di concentrare le sue energie in questo nuovo impegno, lasciando la scrittura alle spalle.
La notizia del ritiro di Winslow dalla scena letteraria ha suscitato reazioni diverse tra i suoi fan, ma molti hanno espresso la loro gratitudine per il contributo che l’autore ha dato al genere poliziesco e per la sua lotta contro le ingiustizie sociali e politiche negli Stati Uniti. La trilogia dedicata a Danny Ryan, che si conclude con Città in rovina, sarà quindi l’ultima opera di un grande autore che ha lasciato un segno indelebile nella letteratura americana.