Il Deserto dei Tartari, pubblicato nel 1940, è un romanzo di Dino Buzzati che narra la storia del tenente Giovanni Drogo, un giovane ufficiale dell’esercito che viene inviato a presidiare una fortezza sperduta ai confini del deserto.
L’opera, considerata una delle più grandi del Novecento italiano, è stata accostata a un’opera filosofica per la sua profondità e la sua capacità di tratteggiare il senso della vita umana.
Il libro è ambientato in un mondo immaginario e visionario, dove la realtà e la fantasia si fondono. La fortezza in cui Drogo è assegnato è situata in un luogo remoto e isolato, circondata da un deserto brullo e disabitato. La vita monotona e solitaria del tenente, scandita dalla ripetizione delle stesse attività e dalla noia, è interrotta solo dalla speranza di un’eventuale invasione di Tartari, che però tarda a manifestarsi.
La vicenda si sviluppa come un racconto in cui ogni dettaglio è studiato e ogni azione è pesata, con uno stile preciso e rigoroso. Buzzati, attraverso la descrizione del paesaggio desolato e desolante, fa emergere un senso di alienazione e di isolamento che Drogo prova nei confronti della realtà.
Il tenente, infatti, rimane prigioniero della fortezza e della sua routine quotidiana, ossessionato dalla vita militare e dal senso del dovere, incapace di realizzare i suoi sogni e di raggiungere la felicità. L’arrivo dei Tartari diventa così l’unico evento che potrebbe spezzare la routine di Drogo e dare un senso alla sua vita.
Tuttavia, l’invasione non arriva e il tenente trascorre la maggior parte della sua vita nella fortezza, fino a diventare un uomo vecchio e amareggiato. Solo alla fine, quando ormai la sua vita è giunta al termine, Drogo capisce di avere vissuto in un limbo senza senso, di non avere mai davvero vissuto e che il deserto non era soltanto una circostanza, ma una condizione esistenziale.
In conclusione, il Deserto dei Tartari è un romanzo che affronta temi universali come il senso dell’esistenza e il confronto tra realtà e illusione. Buzzati, attraverso la descrizione del deserto e della vita del tenente, ci presenta un quadro della vita umana in cui l’uomo cerca un senso e una giustificazione alla propria esistenza, ma spesso finisce per restare intrappolato nella routine e nell’alienazione. Un capolavoro della letteratura italiana, che merita di essere letto e riletto per coglierne tutte le sfumature e i significati nascosti.