L’attesa è terminata: arriva oggi in libreria, simultaneamente in Francia e in Italia, “Qualche mese della mia vita”, il fresco libro di Michel Houellebecq pubblicato da La Nave di Teseo. Quest’opera, composta in poco più di cento pagine, si propone di svelare un aspetto inedito dell’autore francese più discusso, il quale ha raggiunto milioni di lettori con i suoi romanzi e si è fatto notare per le sue dichiarazioni e azioni controverse.
“Qualche mese della mia vita” di Michel Houellebecq Houellebecq si racconta: affronta le accuse di razzismo e islamofobia, le minacce, gli inganni e le battaglie legali, esplora il suo rapporto con il cinema e la pornografia.
“Non si può affermare che la lettura e la scrittura facciano effettivamente parte della vita, ma piuttosto offrono un’alternativa ad essa. La sessualità è stata la mia più grande gioia, e sorprendentemente, la più duratura. Non sono mai stato capace di tenerne traccia, per le ragioni che ho menzionato in precedenza.
Non avevo intenzione di rendere pubblica questa traccia, se non forse dopo la mia morte, nel caso in cui avessi catturato un momento che trasmetteva un fascino particolare, e a condizione che la donna con cui ho condiviso quel momento fosse sensibile ad esso. Era un pensiero atroce per me, sapere che l’unico segno rimasto della mia vita sessuale, la parte più vivace della mia esistenza, sarebbe stato un mediocre atto sessuale… Meritavo di meglio, chiunque merita di meglio.”
Michel Houellebecq Michel Houellebecq, pseudonimo di Michel Thomas, è uno scrittore, saggista, poeta, regista e sceneggiatore francese. Nato il 26 febbraio 1956 nell’isola di Réunion, un dipartimento d’oltremare francese, Houellebecq ha trascorso i primi sei anni della sua vita in Algeria. Nel 1978, si è laureato in agraria con una specializzazione in “Ecologia e miglioramento dell’ambiente naturale”.
Negli anni ’80, ha iniziato a frequentare i circoli letterari parigini, pubblicando le sue prime poesie e collaborando con diverse riviste. Il suo primo romanzo, “Estensione del dominio della lotta”, è stato pubblicato da Maurice Nadeau nel 1994 dopo essere stato rifiutato da diversi editori. Questo lavoro ha posizionato Houellebecq come il capofila di una generazione di scrittori focalizzati sulla miseria affettiva dell’uomo contemporaneo.
In Italia, Houellebecq è pubblicato da La Nave di Teseo, che ha dato alle stampe opere come “Le particelle elementari” (1999, nuova edizione nel 2021), “Estensione del dominio della lotta” (2000, nuova edizione nel 2019), “Piattaforma” (2001, nuova edizione nel 2019), “Lanzarote” (2002, nuova edizione nel 2019), “La possibilità di un’isola” (2005), che è stato anche adattato in un film diretto dall’autore nel 2008, “La carta e il territorio” (2010, nuova edizione nel 2022), con cui ha vinto il premio Goncourt, “Sottomissione” (2015), “Serotonina” (2019) e “Annientare” (2022). Houellebecq è anche autore di diverse raccolte poetiche tradotte in molte lingue, tra cui l’italiano.
Un personaggio controverso Michel Houellebecq è uno dei personaggi più discussi nel panorama letterario francofono. Ha sempre condotto una vita estrema, con azioni e dichiarazioni che hanno fatto scalpore in tutto il mondo. Come quando ha criticato i leader della moschea di Parigi, definendo l’Islam una “religione per persone stupide”, per poi ritrattare e scusarsi, affermando di non rivolgersi ai musulmani ma agli estremisti jihadisti. Oppure quando è stato coinvolto in un film per adulti, dichiarandosi completamente ignaro dei fatti.
Houellebecq, che non ha mai nascosto le sue passioni sfrenate e il desiderio di vivere appieno la vita senza preoccuparsi troppo di etichette e limiti sociali, arriva a questa nuova pubblicazione dopo aver creato diverse opere in cui il protagonista si chiama Michel. Sarà una coincidenza? O dietro a questa varietà di Michel si cela un personaggio altrettanto poliedrico e dalle molte identità?