Come ogni giorno di vita nella fattoria, l’asino tira il suo pesante carro e passa di fronte al porcile. Non appena il maiale lo vede, inizia a beffarlo con malizia:
“Guardati! Non ti vergogni? Sei una miseria ambulante, ossa e pelle, sempre a lavorare! Ma che vita è la tua? Guarda me invece: coccolato da mattina a sera, mangio senza fine ogni ben di Dio e, guarda un po’, come sono bello rotondetto. Questa sì che è vita!”
Con un sorrisetto beffardo, l’asino risponde: “Eh, hai ragione, ma non mi sembri il maiale dell’anno scorso, vero?”