Quest’anno, il Premio Nobel per la letteratura 2024 è stato assegnato alla scrittrice sudcoreana Han Kang, nota per le sue opere che esplorano il dolore e la bellezza nella condizione umana. Ma nel panorama letterario globale ci sono autori che, pur non avendo vinto il prestigioso riconoscimento, continuano a suscitare grande interesse e meriterebbero di essere premiati. Ecco quattro scrittori di cui vale la pena parlare, anche se non hanno ancora ottenuto il Nobel.
Leggi anche: 5 libri per scoprire Han Kang, vincitrice del Premio Nobel per la Letteratura 2024
Haruki Murakami – “La città e le sue mura incerte”
Il nome di Haruki Murakami è da tempo sinonimo di “eterno candidato al Nobel”. Lo scrittore giapponese, con il suo stile inconfondibile a cavallo tra realismo e surrealismo, ha conquistato milioni di lettori in tutto il mondo. Nel suo nuovo romanzo, La città e le sue mura incerte, Murakami ritorna a esplorare l’interiorità dei suoi personaggi in una narrazione che si muove tra due mondi, uno reale e uno immaginario, dove il protagonista si confronta con il “vero io” della persona amata. Nonostante il successo globale e l’apprezzamento della critica, Murakami rimane uno degli autori che, nonostante le attese, continua a mancare l’appuntamento con il Nobel.
Gerald Murnane – “Corpi idrici”
Lo scrittore australiano Gerald Murnane, che negli ultimi anni ha cominciato a essere considerato dai bookmaker tra i papabili per il Nobel, presenta una produzione letteraria enigmatica e affascinante. Il suo ultimo lavoro, Corpi idrici, è una raccolta di racconti che conferma la sua straordinaria capacità di trasportare il lettore in dimensioni narrative complesse, dove la realtà e l’immaginazione si fondono. Murnane riesce a raccontare storie semplici che si trasformano in esplorazioni profonde dell’esistenza. Anche se non è ancora stato premiato, il suo nome rimane uno dei più influenti della letteratura contemporanea.
Antoine Volodine – “Liturgia del disprezzo”
Antoine Volodine, scrittore francese e creatore del “post-esotismo”, un movimento letterario di cui lui stesso è l’unico esponente, ha creato un universo letterario unico e suggestivo. Liturgia del disprezzo rappresenta un punto di svolta nella sua carriera, segnando il passaggio alla fase “post-esotica”. Volodine ambienta le sue storie in scenari distopici, carceri sovietiche e steppe asiatiche, fondendo realtà e finzione in modo straordinario. Nonostante la profondità delle sue opere e l’influenza sulla letteratura europea, il Nobel sembra ancora lontano per lui.
Michael Pollan – “Il dilemma dell’onnivoro”
Tra i più acclamati autori di saggi contemporanei, Michael Pollan è noto per la sua capacità di affrontare temi complessi come l’alimentazione e la psichedelia con uno stile narrativo coinvolgente e rigoroso. Il dilemma dell’onnivoro è uno dei suoi lavori più influenti, un’indagine profonda sulle scelte alimentari e il loro impatto sull’uomo e sull’ambiente. Nonostante la rilevanza e l’attualità delle sue opere, è difficile immaginare che un saggista come Pollan possa essere premiato con un Nobel, dato che il premio tende a essere assegnato prevalentemente a romanzieri e poeti.
Anche se il Nobel per la letteratura 2024 ha incoronato Han Kang, scrittrice capace di raccontare l’umanità con delicatezza e brutalità, autori come Murakami, Murnane, Volodine e Pollan continuano a brillare nel firmamento letterario. Il riconoscimento più importante per loro, forse, è quello dei lettori, che trovano nelle loro opere una fonte inesauribile di riflessione e bellezza.