
Il 5 febbraio 2025 segna il ritorno di fra’ Girolamo Svampa in un nuovo, intrigante caso nel thriller storico “L’angelo di pietra” di Marcello Simoni. Ambientato nella Ferrara del Seicento, il romanzo porta il lettore a confrontarsi con un assassino che sembra agire al confine tra realtà e mondo onirico, lasciando dietro di sé un inquietante profumo di fiori. Un’ambientazione ricca di dettagli storici e una trama che gioca sull’equilibrio tra il razionale e il soprannaturale rendono questa opera un’aggiunta affascinante alla serie.
Il caso che sfida la razionalità di Svampa
Fra’ Girolamo Svampa, inquisitore generale da poco trasferito a Ferrara, deve affrontare una serie di omicidi efferati che colpiscono solo le donne, ma che sembrano avere un legame con misteriose cause sovrannaturali. Il suo approccio razionale, il distacco e la capacità di analizzare senza lasciarsi influenzare dalla superstizione saranno le uniche chiavi per risolvere un caso che sembra sempre più intricato. La sua determinazione nel cercare la verità sarà messa alla prova, soprattutto quando una giovane aristocratica gli chiede aiuto per una presunta possessione da parte di un “incubus”. La sua iniziale indifferenza potrebbe rivelarsi un errore fatale.
Accanto a lui, un gruppo di alleati, tra cui la bellissima Margherita Basile, l’intelligente Cagnolo Alfieri e il colto padre Francesco Capiferro, offriranno il loro supporto, ma Svampa dovrà essere molto cautelato nel fidarsi, anche di chi sembra dalla sua parte. In un mondo in cui le alleanze sono fragili e le verità sfuggenti, il protagonista dovrà navigare in acque torbide per risolvere il mistero.
Un thriller che cattura per la sua verosimiglianza storica

Come nelle sue precedenti opere, Marcello Simoni dimostra una straordinaria attenzione ai dettagli storici, riuscendo a immergere il lettore in un’epoca che sembra quasi distante anni luce dalla nostra, ma che riesce a risultare incredibilmente viva grazie alla sua scrittura accurata. La Ferrara del Seicento non è solo lo sfondo di un enigma, ma un vero e proprio personaggio che interagisce con gli eventi narrati. Il mistero non si limita all’aspetto soprannaturale, ma si intreccia con le sfide sociali, politiche e religiose dell’epoca.
“L’angelo di pietra” è un romanzo che terrà il lettore con il fiato sospeso, mentre Svampa si avventura in una rete di inganni, delitti e trame oscure.
Chi è Marcello Simoni
Marcello Simoni, nato a Comacchio il 27 giugno 1975, è uno degli scrittori italiani più apprezzati nel genere thriller storico. Con oltre trenta romanzi pubblicati, Simoni ha conquistato lettori in più di venti paesi. Laureato in Lettere Moderne, la sua passione per l’archeologia lo ha portato a lavorare come catalogatore in biblioteca, un’esperienza che ha alimentato la sua curiosità per i libri e il loro contenuto.
Il suo esordio risale al 2007, con “L’enigma dei Quattro Angeli”, che ha segnato l’inizio di una carriera ricca di successi. Simoni ha saputo mescolare storia, mistero e il fascino delle epoche passate, creando storie coinvolgenti che sono diventate vere e proprie letture imperdibili per gli amanti del genere.
Simoni è anche un appassionato di disegno, e i suoi lettori, sempre più numerosi, gli chiedono di illustrare le sue opere, una richiesta che lo ha portato a includere alcuni dei suoi schizzi in “L’enigma del cabalista”.
“L’angelo di pietra” si preannuncia dunque come un altro successo nella carriera di Simoni, una lettura imperdibile per chi ama i thriller storici e le sfide mentali intrinseche nel mistero.