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“Parthenope” di Paolo Sorrentino arriva in libreria tra sacro e profano

Arrivato da pochi giorni su Netflix, dopo un successo straordinario nelle sale, “Parthenope” è l’ultimo film di Paolo Sorrentino, un autore che, come sempre, non manca di suscitare reazioni contrastanti. Celebrato per la sua capacità di trasmettere emozioni intense e critiche per l’intensità visiva che talvolta divide, Sorrentino continua a conquistare il pubblico con un’opera che si fa iconica.

Il film è da poco accompagnato anche dalla sceneggiatura ufficiale, pubblicata da HarperCollins e distribuita nelle librerie italiane. Un’opportunità unica per scoprire un’interpretazione diversa del film, stavolta in formato scritto, che consente di esplorare ulteriormente la profondità dell’opera.

La sinossi del libro

Nel prologo del libro, Sorrentino rivela che “Parthenope” è, prima di tutto, un film sul sacro. Per il regista, ciò che è sacro è quello che rimane indelebile nella nostra biografia, quella parte di noi che non può essere dimenticata, e che lascia tracce indelebili. Napoli, la sua città natale, è la cornice ideale per raccontare queste riflessioni, una città che, come scrive Giorgio Manganelli, diventa “il luogo ideale dove la nostra biografia diventa il disegno rovesciato di un tappeto.”

Il lettore è così guidato attraverso le parole del film, che, in questa versione, abbandonano la loro forma visiva e sonora per prendere corpo su carta. La scrittura non si limita a raccontare la trama, ma entra nel cuore stesso dell’opera, offrendo un’esperienza nuova e profonda. La potenza delle parole di Sorrentino, dai suoi dialoghi indimenticabili ai suoi personaggi straordinari, diventa una nuova forma di fruizione, che permette di riscoprire il film sotto una luce differente.

I temi di “Parthenope”

Il tempo che scorre, inesorabile e ineluttabile, è il tema centrale di “Parthenope”. La vita come un continuo gioco di contrasti: bellezza e distruzione, giovinezza e decadimento, amore e sofferenza. Napoli, con la sua vitalità e contraddizione, diventa simbolo di questo viaggio che non smette mai di muoversi.

Nel film, Sorrentino esplora la tematica della giovinezza, quel periodo della vita che scivola via senza possibilità di ritorno. Con una protagonista che resta sfuggente, mai completamente comprensibile, “Parthenope” intreccia momenti di grande poesia e altrettante scene di intensità emotiva, mescolando seduzione, pathos e persino blasfemia.

Il libro, che offre una trasposizione più intima e riflessiva, permette di immergersi nuovamente in quest’affresco universale, presentando un’altra prospettiva sul racconto e dando la possibilità a chi non ha visto il film di apprezzare la bellezza della sua scrittura.

Paolo Sorrentino: una carriera leggendaria

Paolo Sorrentino, nato a Napoli il 31 maggio 1970, è uno dei registi e sceneggiatori più celebri e premiati al mondo. La sua carriera è costellata di successi internazionali, fra cui il Golden Globe e l’Oscar per il film “La grande bellezza”. Con otto David di Donatello, altrettanti Nastri d’argento e numerosi altri premi prestigiosi, Sorrentino è riconosciuto come uno dei grandi maestri del cinema contemporaneo.

Dopo un percorso che lo ha visto avvicinarsi al liceo classico e poi alla cinematografia, Sorrentino ha costruito una carriera solida e innovativa, con dieci film e numerosi lavori per la televisione, tra cui la produzione della serie di successo “L’amica geniale”. Con ogni sua opera, il regista non smette di esplorare il confine tra il sacro e il profano, dando vita a storie che toccano corde profonde e universali.

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