È sera, in salotto. Il marito è sdraiato sul divano con la panza all’aria, telecomando in mano, e un’espressione beata da chi ha appena finito l’ultima fetta di pizza fredda del giorno prima. La moglie, intanto, sistema per l’ennesima volta il mobile che lui ha promesso di aggiustare… sei mesi fa.
Ad un certo punto lui, con l’aria di chi sta per fare una sorpresa romantica – e che chiaramente ha appena ricordato grazie a una notifica sul cellulare – si gira e le dice:

“Amore… il nostro anniversario si avvicina! Che ne dici, cosa ti piacerebbe ricevere quest’anno?”
Lei si ferma. Lo guarda. Inspira profondamente, come se stesse per scegliere tra una borsa firmata e un viaggio alle Maldive. Poi risponde, con voce dolce ma tagliente come una lama appena affilata:
“Un divorzio.”
Lui rimane a bocca aperta, il telecomando gli cade quasi di mano. Fissa il vuoto per un secondo buono. Poi, con la calma di chi sta commentando il prezzo della benzina, replica:
“…Cavolo, amore… non pensavo di dover spendere così tanto!”