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Una sera, poco prima della chiusura, un uomo entra in un bar. Ordina una birra e dice al barista: “Amico, che ne dici di una scommessa?

Una sera, poco prima della chiusura, un uomo entra in un bar quasi deserto. L’atmosfera è tranquilla, solo qualche luce soffusa e il ticchettio pigro del frigorifero delle bibite. Si siede al bancone, ordina una birra e la sorseggia in silenzio per un po’, osservando il barista che asciuga bicchieri con la solita aria annoiata da fine turno.

Poi, all’improvviso, l’uomo si sporge un po’ in avanti e dice:

“Amico, che ne dici di una scommessa? Se ti mostro la cosa più incredibile che tu abbia mai visto, mi dai 1000 euro. Se invece non ti sembra incredibile… li do io a te.”

Il barista, che già si immaginava le bollette da pagare, alza un sopracciglio, sorride sornione e accetta al volo: “Vai, fammi vedere questa meraviglia.”

L’uomo annuisce, si infila una mano nella tasca interna della giacca… e ne tira fuori un omino alto appena 30 centimetri, vestito in giacca e cravatta, con occhialini tondi e un’aria colta. L’omino salta agilmente sul bancone, si sistema i pantaloni e con voce educata dice:

“Buonasera, sono Johannes Mario Simmel. Forse mi conosce, ho scritto romanzi di un certo successo.”

Il barista resta a bocca aperta. Cerca di articolare qualcosa, ma riesce solo a mormorare: “…Incredibile.”

L’uomo sorride, prende i suoi 1000 euro, rimette l’omino in tasca con delicatezza e ordina un’altra birra, come se niente fosse.

Il barista, però, non riesce a trattenere la curiosità. Dopo un po’, si avvicina e chiede sottovoce:

“Ma… dove diamine hai trovato quell’omino?!”

“Nel parco cittadino,” risponde l’uomo con nonchalance. “Vicino alla vecchia quercia c’è una lampada ad olio. Se la strofini, appare un genio che esaudisce un desiderio.”

Il barista, senza nemmeno finire di asciugare il bicchiere, lascia tutto e corre fuori dal locale come un matto. Arriva al parco, cerca la vecchia quercia, gira intorno tre volte, e infine… la vede: una vecchia lampada mezza arrugginita.

La prende, la strofina con tutta l’energia rimasta.

Puff! Appare un genio alto tre metri con voce tonante:

“ESPRIMI UN DESIDERIO!”

Senza pensarci due volte, il barista grida: “Voglio 20 milioni in banconote piccole!”

Un lampo di luce… e davanti a lui compare una mandria di maialini… ognuno con un limone in bocca.

Il barista rimane lì, paralizzato. Poi realizza. Scatta di nuovo verso il bar come un razzo, rientra trafelato e si lancia contro il cliente:

“Ehi! Quel genio è sordo! Avevo chiesto venti milioni in banconote piccole… e mi ha dato venti limoni in maialini piccoli!”

Il cliente lo guarda, si aggiusta la giacca e, con un mezzo sorriso, risponde:

“E secondo te io ho chiesto un Simmel lungo 30 centimetri?”

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