Accuse e tensioni scuotono il mondo del nuoto italiano a seguito di un episodio avvenuto al duty free dell’aeroporto di Singapore, dove le nuotatrici Benedetta Pilato e Chiara Tarantino sono state coinvolte in un presunto furto di profumi. L’evento ha attirato l’attenzione dei media sportivi e rischia di compromettere il percorso professionale di entrambe le atlete.
La vicenda al duty free di Singapore
L’episodio è iniziato presso il duty free dell’aeroporto di Singapore, dove le due atlete italiane sono state segnalate per il presunto furto di alcuni profumi. Benedetta Pilato ha reso pubblica la sua versione attraverso un post su Instagram, dichiarando di aver collaborato pienamente con le autorità locali con il supporto dell’Ambasciata Italiana. La nuotatrice ha definito quei momenti come «particolarmente difficili» e ha sottolineato come siano stati indipendenti dalla sua volontà, ma che l’esperienza l’ha profondamente segnata sul piano umano.

Nel suo messaggio, Pilato ha fatto riferimento a insegnamenti tratti dall’accaduto riguardo la prudenza, la responsabilità individuale e il valore delle persone che la circondano, una frase che molti hanno interpretato come un implicito riferimento a Chiara Tarantino, sebbene quest’ultima non sia stata mai nominata esplicitamente.
Il profilo sportivo di Benedetta Pilato
Benedetta Pilato, classe 2005 e originaria di Taranto, ha una carriera sportiva caratterizzata da numerosi successi. Tra questi figurano un argento mondiale conquistato a soli 14 anni e il record del mondo nei 50 metri rana stabilito nel 2021. Ai recenti Mondiali di Singapore ha ottenuto la medaglia di bronzo nei 50 rana, risultato che ha definito come «la ciliegina su una torta che non c’era», riferendosi alle difficoltà affrontate durante l’anno, compresi cambiamenti di allenatore e trasferimenti. Attualmente si sta preparando per allenarsi a Roma con il coach Mirko Nozzolillo e proseguirà gli studi universitari in modalità online.
Il silenzio di Chiara Tarantino
Contrariamente a Pilato, Chiara Tarantino, classe 2003 e specialista nello stile libero, ha scelto di mantenere il silenzio sull’accaduto, disattivando i suoi profili social e spegnendo il telefono. Questo atteggiamento ha generato preoccupazioni riguardo alla sua carriera, che fino a questo momento era in ascesa, avendo conquistato tre medaglie d’argento agli Europei in vasca corta tra il 2021 e il 2023. L’episodio rischia di compromettere gravemente il suo futuro sportivo.
Implicazioni per le carriere delle atlete
Il caso ha sollevato dubbi e discussioni all’interno della comunità sportiva. Benedetta Pilato, già protagonista di dichiarazioni significative relative alle sfide personali e sportive, come quelle legate alla sindrome dell’ovaio policistico e al ciclo mestruale, si trova ora ad affrontare una nuova sfida fuori dalle vasche. Per entrambe le atlete, l’episodio rappresenta un momento cruciale che potrebbe influenzare il loro percorso professionale e personale, sottolineando l’importanza della responsabilità e della gestione dell’immagine pubblica nello sport di alto livello.