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Ucraina, il piano di Trump: la decisione che cambia tutto

Donald Trump ha rilanciato una proposta che fino a poco tempo fa sembrava impensabile: l’utilizzo di aerei militari statunitensi come garanzia per la sicurezza dell’Ucraina. In un’intervista al Daily Caller, l’ex presidente ha ipotizzato un supporto aereo limitato degli Stati Uniti, evitando però l’invio di truppe di terra, per accelerare la fine del conflitto in corso. Trump ha sottolineato l’alto costo umano della guerra, citando “da cinquemila a settemila morti a settimana, soprattutto giovani”, e ha affermato che se bastasse far “volare un aereo ogni tanto” per evitare ulteriori stragi, sarebbe un prezzo accettabile. Tuttavia, ha ribadito che l’impegno maggiore spetterebbe agli alleati europei, con Washington pronta a fornire solo un supporto.

Utilizzo di contractors statunitensi e truppe europee in Ucraina

Secondo fonti del Telegraph, la Casa Bianca avrebbe discusso con gli alleati una possibile strategia alternativa che prevede l’impiego di compagnie militari private statunitensi a sostegno delle difese ucraine, affiancate da un contingente militare europeo. Nel piano delineato, un primo gruppo di soldati dell’Unione Europea verrebbe schierato in una zona cuscinetto lungo il confine con la Russia, mentre altri 30.000 militari europei sarebbero dispiegati più all’interno del territorio ucraino come forza deterrente. Questa strategia permetterebbe agli Stati Uniti di evitare l’invio di truppe regolari sul terreno, mantenendo la promessa di non coinvolgere direttamente l’esercito americano, ma esercitando pressione su Mosca attraverso la presenza europea e il supporto aereo USA.

Possibile vertice trilaterale tra Trump, Putin e Zelensky

Trump non ha escluso la possibilità di un incontro diretto con Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, ipotizzando un vertice trilaterale come possibile soluzione per un compromesso. Ha spiegato che, a volte, due avversari devono “lottare un po’” prima di arrivare a un accordo, suggerendo che i tempi per una trattativa concreta potrebbero avvicinarsi. La sua strategia resta focalizzata sulla proiezione della potenza americana tramite la disponibilità di aerei statunitensi, considerati lo strumento principale per garantire la sicurezza di Kiev senza un coinvolgimento diretto dell’esercito USA.

Implicazioni per la difesa europea e l’autonomia strategica

Se attuata, la proposta di Trump avrebbe impatti significativi sugli equilibri della difesa europea. L’idea che gli Stati Uniti assicurino la protezione di Kiev con i loro aerei, mentre all’Europa tocchi un ruolo più impegnativo sul terreno, evidenzia la fragilità del continente nel costruire una reale autonomia militare. L’opzione di ricorrere a contractors statunitensi e truppe europee, sotto l’ombrello aereo americano, potrebbe aumentare la dipendenza europea da Washington: gli Stati Uniti fornirebbero la copertura strategica, mentre i partner europei sarebbero chiamati a mettere uomini e risorse.

In questo contesto, l’Unione Europea si trova di fronte a una scelta cruciale. Accettare la proposta di Trump significherebbe consolidare il proprio ruolo all’interno di una NATO ancora dominata dagli Stati Uniti. In alternativa, emerge l’urgenza di sviluppare una difesa comune europea, capace di affrontare scenari complessi senza dover dipendere dall’ombrello americano. Le dichiarazioni di Trump riaprono così il dibattito sulla vera frattura del continente: non più una divisione tra destra e sinistra, ma tra europeisti favorevoli a un esercito comune e sovranisti che continuano a respingerlo, mantenendo l’Europa in una posizione di subalternità strategica.

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