Fabrizio Corona è stato denunciato da Giorgia Meloni per diffamazione aggravata a seguito della pubblicazione di un articolo che ipotizzava un presunto legame sentimentale tra la presidente del Consiglio e un politico siciliano. Il procedimento penale, in corso presso il tribunale di Milano, coinvolge anche Luca Arnaù, ex direttore del sito Dillingernews.it, dove è apparso il pezzo contestato.
Il contenuto dell’articolo e le accuse della Procura
L’articolo intitolato “E se il cuore di Giorgia Meloni fosse già occupato? Dalla Sicilia ci raccontano che…” risalente al 20 ottobre 2023, riportava notizie ritenute dalla Procura di Milano false, accompagnate da immagini presumibilmente “modificate” per sostenere la tesi di una relazione tra Meloni e l’ex deputato di Fratelli d’Italia, Manlio Messina, il quale ha prontamente smentito ogni coinvolgimento. Giorgia Meloni si è costituita parte civile e sarà ascoltata a Palazzo Chigi in una data da definire nelle prossime udienze. Durante l’ultima udienza, Fabrizio Corona era assente mentre è stato sentito Arnaù.

La difesa di Luca Arnaù e le contestazioni sulla perquisizione
Luca Arnaù ha ricostruito gli eventi che hanno seguito la pubblicazione dell’articolo, sottolineando le conseguenze della denuncia firmata da Giorgia Meloni. “Quattro agenti della Squadra mobile hanno effettuato una perquisizione nella mia abitazione alle 6 del mattino, causando forte disagio alla mia famiglia, in particolare a mia figlia di 9 anni. Sono stato trattenuto per otto ore e mi sono stati sequestrati computer e telefoni”, ha dichiarato. Arnaù ha difeso la propria posizione invocando la libertà di stampa e la proporzionalità degli interventi giudiziari.

Controversie sulle immagini e testimonianze in aula
Per quanto riguarda le immagini pubblicate, Arnaù ha rigettato l’accusa di manipolazione, spiegando che si è trattato di un normale processo di ritaglio e pulizia delle fotografie, senza alterazioni ingannevoli. Ha sottolineato che, seppur viviamo nell’era delle tecnologie avanzate come l’Intelligenza Artificiale, non vi è stata alcuna falsificazione.
Un ex collaboratore di Dillingernews.it ha inoltre testimoniato che Fabrizio Corona avrebbe insistito per la pubblicazione dell’articolo nonostante le perplessità espresse da una fonte con accento romano, che negava la veridicità della foto incriminata. Il collaboratore ha riportato che Corona avrebbe usato un linguaggio forte e offensivo per imporre la pubblicazione.
Secondo la difesa, l’articolo era infatti un pezzo di gossip redatto con cautela, utilizzando il condizionale e domande retoriche, senza attribuire fatti certi né offendere la reputazione delle persone coinvolte. Il processo a Milano dovrà stabilire se l’articolo rientri nel diritto di cronaca o configuri un caso di diffamazione.