“Mi domando se il fenomeno crescente della confusione di molti adolescenti sul loro orientamento sessuale non fosse da imputare alla figura paterna nella cultura occidentale, che è stata assente, deviata e svuotata. Fino a che la stessa virilità è stata messa in discussione”. Queste le sue parole.
Il Papa oggi ha accettato la rinuncia al governo pastorale della diocesi di Solsona, in Spagna, presentata da mons. Xavier Novell Gomà, e ha nominato temporaneamente amministratore apostolico per la sede vacante monsignor Romà Casanova Casanova. Monsignor Gomà passò agli onori della cronaca per alcune posizioni omofobe. L’azione del Pontefice potrebbe quindi essere un effetto delle posizioni prese dal porporato quattro anni fa.
La frase incriminata fu espressa all’interno di una glossa domenicale, nel suo scritto dal titolo “L’amore che diventa fecondo”. Gomà in questa occasione citò anche un passaggio di Papa Francesco sulla famiglia che dice che «ci sono ruoli e compiti flessibili, che si adattano alle circostanze di ogni famiglia, ma la presenza è chiara e ben definita di entrambe le figure, femminile e maschile»
Xavier Novell Gomà è il secondo vescovo ‘licenziato’ da Papa Francesco in meno di una settimana per ragioni non legate al raggiungimento del limite di età. Il 18 agosto Tomé Ferreira da Silva è stato rimosso in seguito ad una videochiamata hot con un altro finita sui social e i giornali.
Con 41 anni, Gomà era il più giovane vescovo di Spagna e l’ottavo del mondo. Nel maggio 2017 il consiglio comunale di Cervera lo dichiarò persona ‘non grata’ poiché poco tempo prima mons. Novell aveva dichiarato che «l’omosessualità può essere correlata a una figura paterna assente e lontana», senza poi rettificare tale affermazione.
Precedentemente mons. Novell era finito all’onore delle cronache per le sue posizioni a favore dell’indipendentismo della Catalogna. prima delle elezioni parlamentari catalane del 27 settembre 2015, in un articolo pubblicato sul settimanale diocesano, mons. Novell si espresse apertamente a sostegno delle opzioni a favore dell’indipendenza della Catalogna. «Chiedo inoltre a tutti i parroci di suonare le campane questa domenica alle 9 di mattina. Una cosa buona per svegliare tutti e annunciare loro che è arrivato il giorno della libertà: il giorno in cui abbiamo nelle nostre mani la decisione sul futuro della nostra gente», scrisse il vescovo dopo aver dato chiare indicazioni di voto pro-indipendenza catalana. Questo suscitò numerose proteste.