Il premio Nobel per la letteratura va a Abdulrazak Gurnah. Lo scrittore, nato nel 1948 nell’isola di Zanzibar (Tanzanzia) e trasferitosi in Inghilterra alla fine degli anni Sessanta come rifugiato è stato scelto dall’Accademia svedese per il premio letterario. Gurnah ha insegnato letteratura post coloniale e inglese all’università del Kent, Canterbury. Tra le motivazioni l’Accademia sottolinea “la sua intransigente e compassionevole penetrazione degli effetti del colonialismo e del destino del rifugiato nel divario tra culture e continenti”.
Da quando è stato istituito nel 1901 il Nobel per la letteratura, Gurnah è il quinto autore africano a vincerlo. Prima di lui solo Wole Soyinka (Nigeria, 1986), Naguib Mahfouz (Egitto, 1988), Nadine Gordimer (Sudafrica, 1991) e John Maxwell Coetzee (Sudafrica, 2003).
Gurnah fu costretto ad abbandonare il suo paese dopo che lo Zanzibar, nel 1963, cadde in una violenta rivoluzione che portò alla persecuzione dei cittadini di origine araba di cui lo scrittore faceva parte. Solo a 18 anni gli fu concesso di tornare nel suo paese, occasione in cui riuscì a vedere per un’ultima volta il padre prima che questo morisse.
Tra i suoi autori di riferimento Wole Soyinka, Ngugi wa Thiong’o e Salman Rushdie (sul quale nel 2007 ha scritto il saggio The Cambridge Companion to Salman Rushdie).
Scrive l’Accademia: “Gurnah ha pubblicato dieci romanzi e molte raccolte di racconti. In tutti i suoi lavori ricorre il tema dei rifugiati. Ha iniziato a scrivere a 21 anni mentre era in esilio in Inghilterra e nonostante il Swahili fosse la sua prima lingua, presto l’inglese è divento la sua scelta letteraria. La lingua letteraria della tradizione inglese da Shakespeare a V.S. Naipaul ha molto influenzato il suo lavoro. Un’opera nella quale lo scrittore sa però rompere la convenzione mettendo fine alla prospettiva coloniale valorizzando quella delle popolazioni indigene”.
Il suo romanzo di esordio è Memory of Departure del 1987, ambientato in Africa racconta la storia di un’insurrezione fallita. Tra i suoi romanzi più noti Desertion, uscito nel 2005, in cui lo scrittore racconta una storia che narra l’incontro tra un inglese, studioso dell’oriente, e un africano che lo salva nel deserto. In Italia sono stati pubblicati da Garzanti tre suoi romanzi: oltre a Desertion, Paradiso (2007) e Sulla riva del mare (2002). La casa editrice milanese sta ora pensando alla loro ristampa.
Appena contattato al telefono poco prima dell’annuncio ufficiale Gurnah era stupito: “Ho pensato che fosse uno scherzo”, ha detto. “È stata una tale sorpresa che ho aspettato fino a quando l’ho sentito annunciare prima di poterci credere”. Le prime dichiarazioni sono state sul dramma dei migranti: “Sono arrivato in Inghilterra quando espressioni come ‘richiedente asilo’ non erano le stesse: oggi sempre più persone stanno lottando e scappando dagli stati terroristici. Molte di queste persone fuggono per necessità”.