È disponibile in libreria il nuovo romanzo della scrittrice nigeriana Abi Darè edito da Nord. Vi si racconta la storia di Adunni, piccola eroina del villaggio di Ikati, che sogna di diventare maestra e riscattare le donne del suo popolo
di Mimmo Cacciola
Può apparire strano che ancora oggi in pieno ventunesimo secolo esistano su questo nostro splendido e sfortunato pianeta forme arcaiche di schiavitù, di maschilismo, di patriarcato e altre troglodite usanze che non dovrebbero avere più motivo di esistere. Eppure le cronache abbondano di vendite di figlie bambine spose, di infibulazioni, di tratte di schiavi e del mai cessato catalogo degli orrori perpetrati da uomini verso altri uomini (e donne).
Ora, la scrittrice nigeriana Abi Darè sempre sensibile a questi temi bussa alle nostre coscienze per raccontarci della quattordicenne Adunni e come possiamo, allora, ancora una volta, voltarci dall’altra parte? Il suo ultimo romanzo si intitola La ladra di parole (editore Nord, pagine 368 € 17,10) e si annuncia come un piccolo capolavoro.
“A Ikati, un villaggio nel cuore della Nigeria, – si legge nelle note editoriali -il destino delle donne è segnato: passano l’infanzia a occuparsi della casa e dei fratelli più piccoli, vanno a scuola solo per imparare a leggere e scrivere e poi vengono date in moglie al miglior offerente. Ma la quattordicenne Adunni è diversa: ama studiare, scoprire parole nuove per dar voce ai propri pensieri, per capire il mondo, per immaginare un altro futuro. E sogna di diventare maestra, di spiegare alle bambine come, grazie all’istruzione, possano liberarsi della miseria, guardare lontano, cercare la loro strada. Un sogno che però sembra infrangersi la mattina in cui il padre le annuncia di averla promessa a Morufu, un uomo molto più vecchio di lei e con già altre due mogli”.
Ecco allora che in soccorso di Adunni, arrivano le parole: le effimere, delicate, potenti, utili ed inutili parole che possono essere pietre, che possono essere testamento e riscatto, che possono e devono essere semi di speranza per resistere e lottare.
“Adunni sa che la sua famiglia ha un disperato bisogno dei soldi di Morufu, – leggiamo ancora nella presentazione – eppure non si arrende, nemmeno dopo aver compiuto il suo dovere di figlia, nemmeno dopo che una tragedia la obbligherà a scappare a Lagos, dove diventerà la serva di una donna prepotente e crudele. Anche nell’ora più buia, Adunni saprà trovare parole di coraggio e di speranza, parole che le daranno la forza di trasformare il suo sogno in realtà… Un romanzo che esalta tutte quelle donne che ogni giorno lottano per un mondo più giusto. Una storia drammatica ed emozionante, che svela una realtà umana e sociale sconosciuta a molti…Una voce sincera, spiazzante, indimenticabile, che arriva dritta al cuore e non lo lascia più. Un libro che, proprio come dice Adunni, è un amico che aiuta a trovare la libertà”.
Chissà che non diventi un film, finalmente, la storia di Adunni scritta sapientemente da Abi Darè, una storia di donne come tante, come milioni, grandi e piccole, che ogni giorno si consumano nella tristezza e nella disperazione del vivere
“Sono entusiasta di questo romanzo. In moltissime parti del mondo, le donne lottano ancora per ottenere il diritto all’istruzione. Sono grata ad Abi Daré per averci fatto sentire la forza della loro voce» dice il premio Nobel per la Pace Malala Yousafzai, e le fanno subito eco dal The Guardian con queste esatte parole: “Un romanzo destinato a diventare fonte di ispirazione per tutti”.
Si scomodano anche dalla prestigiosa The York Times Book Review che scrive: “La voce unica della protagonista lancia un grido di accusa contro il maschilismo. Daré dà vita a un personaggio indimenticabile” e chiosa senza mezzi termini il critico del The New York Times “Una storia potente e coraggiosa”.
Entertainment Weekly sottolinea la forza della speranza: “Una protagonista forte e piena di speranza, che non si perde d’animo nemmeno nelle situazioni più cupe”, mentre l’Independent della piccola protagonista, ne sottolinea il coraggio: “Un romanzo stupendo, con una protagonista fiera e determinata a cambiare la sua vita in meglio”. Ma sono le parole, appunto, quelle di Adunni che meglio ci conciliano con questo gioiello di scrittura e di denuncia: Per le ragazze come me, il futuro è già deciso, ma io non mi arrendo nel silenzio. Un giorno troverò la mia voce.
Abi Daré è cresciuta a Lagos, in Nigeria, ma vive in Inghilterra da diciotto anni. Dopo la laurea in Legge con specializzazione in Managment internazionale, ha ottenuto un master in Scrittura creativa alla Birkbeck University of London. La ladra di parole (Nord, 2021) è il suo romanzo d’esordio e si è subito imposto come un caso editoriale sia in Inghilterra sia negli Stati Uniti, dove è rimasto in classifica per settimane.
Abi Daré
La ladra di parole
Nord, 2021