In Afghanistan, lo sappiamo bene, dopo vent’anni di intervento americano e NATO, hanno preso il sopravvento i talebani. Per questo motivo oggi vi consigliamo “Le rondini di Kabul”, il romanzo più amato di Yasmina Khadra, il romanzo che lo ha consacrato come una delle voci più importanti del mondo arabo, in cui lo scrittore parla della vita quotidiana a Kabul sotto i talebani trionfanti, come sono trionfanti oggi vent’anni dopo. Il quadro di un’agghiacciante realtà pubblica, attraverso le scene private di due coppie di giovani sposi.
Nella Kabul, “la città dannata”, del 1998 “le esecuzioni pubbliche tendono a diventare routine”. Oggi, dopo vent’anni di guerra e speranza, tutto è tonato come prima: «I talebani hanno approfittato di un attimo di confusione – dice Mohsen, uno dei protagonisti del romanzo, a Zunaira – per assestare un colpo terribile ai vinti. Ma non è il colpo di grazia».
Rileggere oggi il libro scritto nel 2002 poco dopo l’intervento americano in Afghanistan, confrontando gli eventi del passato con quelli del presente, significa prendere atto del colpo di grazia.
«Le rondini di Kabul non torneranno ad annunciare la primavera – scrive Khadra nella nuova introduzione al libro – Dopo vent’anni in cui il semplice ritorno alle cose naturali della vita ci sembrava una specie di miracolo, ma noi ci avevamo creduto, ecco che tutto è sparito in una voluta di fumo, eccoci rispediti alla casella di partenza».
Yasmina Khadra
Le rondini di Kabul
Sallerio Editore Palermo, 2021