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La madre della nuova Europa, storia e segreti di Angela Merkel

Di Stefano Petroselli

Il 22 novembre 2005 Doktor Angela Dorothea Merkel, laureata in Fisica e specializzata in Chimica dei quanti giurò da cancelliera nel Parlamento tedesco. Da allora sono passati quasi 16 anni e quattro mandati. Il tempo di definire un’epoca: L’età di Merkel. È proprio questo il titolo del nuovo libro (Marsilio) di Paolo Valentino, corrispondente del «Corriere della Sera» da Berlino. Prima cancelliera della Germania, Angela Merkel ha rivoluzionato la politica tedesca, europea e, attraverso le relazioni con Cina, Russia e Stati Uniti, anche quella del mondo intero. Spaziando dal rapporto con l’Europa al confronto con i singoli capi di Stato e di governo – da Obama a Trump fino alla Russia di Putin, passando per la Francia e l’Italia –, Paolo Valentino nel suo nuovo saggio scava nell’età di Merkel, portando alla luce episodi inediti, curiosità e passaggi cruciali che sono stati il segreto della sua durata.

Nessun leader della storia recente ha saputo guidare un grande paese così a lungo, attraversando una serie ininterrotta di crisi gravi e drammatiche. Merkel lo ha fatto tenendo saldamente la Germania nel solco dell’Europa e trovando sempre soluzioni che le condizioni politiche e lo spirito del tempo rendevano possibili. Dal decisivo «Wir schaffen das» del 2015 all’idillio infranto con Matteo Renzi, dai regali di Berlusconi all’esasperazione di Macron, dall’addio al nucleare al salvataggio della Grecia, dalle offese di Trump al rapporto speciale con Mario Draghi, al discorso alla nazione di fronte all’emergenza Covid-19, successi e svolte brusche rivivono nel racconto della cancelliera e di donne e uomini che l’hanno frequentata e hanno lavorato al suo fianco, grazie a interviste esclusive con i più stretti collaboratori e avversari, ex ministri, diplomatici, alleati, giornalisti, ex premier italiani e stranieri.

L’amica Annette Schawan esorta a ricordare le radici della Merkel: dal Waldhof, Templin, la parrocchia evangelica tedesco orientale presieduta dal padre, pastore luterano, comunità inclusiva per abili e disabili. «L’etica della responsabilità e l’umanesimo cristiano – scrive Barbara Stefanelli sul Corriere della Sera – custodiscono l’essenza del suo codice, dentro/oltre le crisi globali e le oscillazioni personali. La politica come servizio spiega la forza tranquilla di Angela Merkel: senza l’ombra di uno scandalo, con il massimo dell’umiltà». Lei stessa ha spiegato così il suo lavoro: «A volte è faticoso ma è proprio questo che lo rende eccitante quello che conta è che penso di essere stata finora all’altezza del compito».

Per gentile concessione dell’editore pubblichiamo un estratto del prologo del libro

Questo libro non è una biografia, ma il tentativo di raccontare la stagione al potere di una donna, diventata adulta dietro la Cortina di ferro, che con perseveranza e tenacia, capacità di adattamento e durezza, discrezione e coraggio, ha marcato come nessun altro un tratto decisivo di storia tedesca ed europea. È un libro a più voci, quelle di donne e uomini della politica e della diplomazia, del mondo accademico e del giornalismo, di amiche e amici, persone che hanno visto da vicino, frequentato e soprattutto lavorato con Angela Merkel, le quali hanno voluto condividere con me fatti, aneddoti, episodi e giudizi. Ma la voce più importante naturalmente è quella della cancelliera, attraverso i suoi discorsi, le sue conferenze stampa, i suoi interventi, le sue interviste e le sue confidenze.

Ha indossato molte maschere, Angela Merkel, nella sua vita da cancelliera. Ma, come per i personaggi di Pirandello, tutte con una loro verità e giustificazione. La lista dei suoi titoli è lunga: «la ragazza di Kohl», «la sottovalutata», «l’incostante», «la noiosa», «la Sfinge», «la Klimakanzlerin», «la cancelliera dei profughi», «la regina di ghiaccio», la «Krisenkanzlerin», «la macchina elettorale», «la donna più potente del mondo», «la leader del mondo libero». Ognuno di questi è pertinente, legato al tempo in cui le è stato assegnato e alle crisi a ripetizione che hanno forgiato il suo cancellierato. Come l’ultimo, quello definitivo, il più sofferto e forse da lei il più ambito: la «cancelliera d’Europa».

Paolo Valentino
L’età di Merkel
Marsilio

L’autore presenta il libro il 3 settembre al Festival Caffeina di Viterbo; il 5 settembre a Taormina; il 12 settembre a Mestre al Festival della Politica; il 13 a Roma presso la libreria Feltrinelli della Galleria Alberto Sordi.

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