Mantova 1590. Il Ducato è una delle corti più floride d’Europa e la casata dei Gonzaga è stabilmente al potere. È da pochi giorni in libreria “Cospirazione Gonzaga”, il nuovo libro dello scrittore di bestseller storici G. L. Barone.
Il giovane duca Vincenzo, da poco succeduto al padre, predilige il lusso e i vizi alla politica ma, grazie alle enormi ricchezze della famiglia, nulla sembra poter intaccare il suo prestigio… Tranne uno spietato assassino che si aggira per i vicoli di Mantova decapitando, con salomonica equità, sia nobili che popolani. Quando tra le vittime dell’omicida finisce un ambasciatore francese, la faccenda si complica: che fine ha fatto la preziosa lettera che il diplomatico custodiva? Il movente della macabra scia di sangue è forse nascosto tra quelle righe? Per smascherare l’assassino, il duca si affida a una misteriosa ed enigmatica dama, madonna Bianca Donati, e al pittore Giulio de Tatti. La loro indagine porterà alla luce una verità sconcertante e sinistra…
«L’idea di un serial killer ante litteram mi frullava in mente da molto, ma non avevo ancora trovato lo spunto giusto per raccontare la storia che volevo – racconta l’autore – Di solito nei miei libri ci sono congiure e misteri, che spesso coinvolgevano governi e papato. Mai un assassino seriale, almeno fino ad oggi. Il mio “Cacciatore”, tra delitti, inseguimenti e azione, si inseriva però alla perfezione nella storia di Mantova e quindi ho deciso di raccontare la sua vicenda».
In “Cospirazione Gonzaga” per la prima volta compare la città dell’autore, Varese: «Non avevo mai avuto occasione di raccontare vicende legate alla mia città, proprio perché essendo i miei libri destinati a un pubblico piuttosto vasto, anche all’estero, mi veniva sempre chiesto di ambientarle nelle città d’arte più note, come Roma, Firenze, Venezia o la stessa Mantova. Anche a Varese abbiamo però un’importante tradizione artistica e il nome più conosciuto è certamente Francesco De Tatti, pittore attivo nel rinascimento tra la Lombardia e il Canton Ticino. Essendo la mia storia ambientata quasi un secolo dopo, ho quindi pensato di incentrarla su un nipote immaginario di De Tatti, che ho chiamato Giulio. È anche lui un pittore, ovviamente, e viene chiamato a Mantova proprio grazie al suo illustre avo. Purtroppo, sfortuna vuole che verrà accusato di essere lui stesso il serial killer che insanguina le strade del ducato. Insieme a una dama di palazzo e a un anziano notaio criminale, sarà così costretto a indagare per discolparsi».
G. L .Barone
Cospirazione Gonzaga
Newton Compton Editori