È in libreria la nuova creatura di quel genio assoluto di nome Stephen King. Il romanzo, edito per i caratteri di Sperling & Kupfersi intitola semplicemente “Billy Summers“.
Di Mimmo Cacciola
A chi non è mai venuto in mente di vendicarsi di un torto? Di voler uccidere qualcuno? Alzi la mano chi si sente innocente? Nessuno vero? Allora ci ha pensato quel geniaccio assoluto di Stephen King a non farci sentire meno soli. Certo, perché se anche noi almeno una volta abbiamo avuto il prurito di premere un grilletto, ma solo verso qualcuno che lo meritasse davvero, ecco che lo scrittore americano pareggia subito il conto inventando il sicario perfetto: Billy Summers (Autore: Stephen King, traduttore: Luca Briasco; Editore: Sperling & Kupfer, Collana: Pandora; Pagine:545 p., €21,90)
Qualcuno subito giura che questa new entry odora già di capolavoro assoluto e che il personaggio principale è destinato a diventare leggenda. Ovviamente aspettiamo di vederlo muoversi in carne ed ossa al cinema. Si unisce al coro di elogi anche Antonio D’Orrico, sulle pagine de la Lettura, “Uno dei massimi scrittori di sempre. Sul suo impero narrativo non tramonta mai il sole.”
Resta allora da scrivere qualcosa per i nostri lettori sul contenuto di questo capolavoro annunciato: “Billy Summers è un sicario, – si legge nelle note licenziate dall’ufficio stampa – il migliore sulla piazza, ma ha una sua etica: accetta l’incarico solo se il bersaglio è un uomo davvero spregevole. Ora ha deciso di uscire dal giro, ma prima deve portare a termine un’ultima missione. Veterano decorato della guerra in Iraq, Billy è tra i più abili cecchini al mondo: non ha mai sbagliato un colpo, non si è mai fatto beccare, una specie di Houdini quanto si tratta di svanire nel nulla a lavoro compiuto. Cosa potrebbe andare storto? Stavolta, praticamente tutto”.
È necessario inseguire un’analisi ed approfondire il testo. Ci ha pensato benissimo Claudio Mattia Serafin che su Thriller Cafè così scrive:
“Billy Summers, si inserisce in un recente filone bibliografico all’interno del quale sono evidenti alcune peculiarità stilistiche, – chiarisce Serafin – tematiche e di tono; tali peculiarità ad avviso di chi scrive possono presentare anche conseguenze a carattere critico. Anzitutto la trama: Billy Summers è un veterano e un sicario, che riceve un incarico avente ad oggetto l’eliminazione di un tale che, forse, merita quel che gli sta per accadere. Questa è per Billy l’ultima missione. Mentre prepara le operazioni finalizzate all’uccisione, Summers assume la falsa identità di uno scrittore esordiente; Billy è una persona colta, ama Faulkner, Zola e Dickens. Eppure finge di non esserlo, presentandosi di solito come un lettore di fumetti. Durante questa bizzarra esperienza, incontra due donne (una femme fatale e una giovane ragazza in difficoltà emotiva, Alice) e soprattutto scrive una sorta di autobiografia, scoprendo così di essere (forse) un autore capace; i fatti del romanzo e quelli della biografia, non a caso, arriveranno a coincidere. Il tutto avviene durante 545 pagine di narrazione, la maggior parte delle quali superflua. Billy Summers ricorda, per certi versi, il vero Stephen King, che legge i grandi classici e anche i fumetti; scrive romanzi, ma non li ritiene abbastanza validi”.
C’è d’aspettarsi, allora, che anche stavolta con questo suo ultimo lavoro, il Maestro ci farà fare balzi dalla poltrona del salotto e non solo da quella. King sa titillare le corde del misterioso universo umano a volte oscuro a volta luminoso.
Stephen King è autore di romanzi e racconti best seller che attingono ai filoni dell’orrore, del fantastico e della fantascienza, ed è considerato un maestro nel trasformare le normali situazioni conflittuali della vita – rivalità fra coetanei, tensioni e infedeltà coniugali – in momenti di terrore. Nel 1967 termina un primo racconto breve a cui fa seguito, qualche mese dopo, il romanzo La lunga marcia che riceve giudizi lusinghieri. Sottopone Carrie alla casa editrice Doubleday e ottiene un assegno di 2500 dollari come anticipo per la pubblicazione del romanzo. A maggio arriva la notizia che la Doubleday ha venduto i diritti dell’opera alla New American Library per 400.000 dollari, metà dei quali spettano di diritto all’autore. Così, a ventisei anni, Stephen King lascia l’insegnamento per dedicarsi alla professione di scrittore. Da quel momento la sua carriera non avrà più interruzioni. Tra i suoi libri più noti si ricordano Shining (1976; il film, del 1980, venne diretto da Stanley Kubrick); La zona morta (1979; versione cinematografica del 1983, per la regia di David Cronenberg); Christine la macchina infernale (1983; il film, dello stesso anno, è di John Carpenter); It (1986, il film è del 1990); Misery (1987; noto in Italia con il titolo Misery non deve morire, la pellicola è stata realizzata da Rob Reiner nel 1990). È del 2016 la nuova edizione aggiornata di Danse macabre, pubblicato da Frassinelli con l’introduzione e cura di Giovanni Arduino. A Stephen King è stata assegnata nel 2003 la National Book Foundation Medal per il contributo alla letteratura americana, e nel 2007 l’Associazione Mystery Writers of America gli ha conferito il Grand Master Award.
Stephen King
Billy Summers
Sperling & Kupfer, 2021