Federica Bosco firma un piccolo gioiellino letterario per spiegarci come anche al giro di boa dell’esistenza, l’età dei cinquantenni, se colti dal panico, esiste una via d’uscita. Lo fa col suo libro Non dimenticarlo mai edito per i tipi di Garzanti, storia di Giulia che deve fare i conti non solo con gli -anta, quanto con un bilancio esistenziale non sempre in pari: ad allora occorre prendere una decisione folle e tornare ad essere felici
di Mimmo Cacciola
Si sono scritti fiumi di inchiostro su donne giunte all’ultimo treno utile per una gravidanza che lottano con entusiasmo e depressione, esaltazione ed abbandono. Ora Federica Bosco ci racconta col suo Non dimenticarlo mai (Editore Garzanti, Collana Narratori moderni, Pagine 336, € 17.90) un’altra faccia della medaglia, quella di Giulia quarantanovenne che per rimettere ordine in una vita che credeva essere felice e normale, decide di avventurarsi a capocollo in una gravidanza salvifica.
“La mattina del suo quarantanovesimo compleanno – si legge nel risvolto di copertina – Giulia è seduta sullo sgabello della cucina a bere un caffè e, mentre contempla la nebbia dell’inverno milanese, viene travolta da un attacco di panico in piena regola. Lei, giornalista di costume in una rivista di grido, con una vita scandita da mille impegni, avverte all’improvviso la consapevolezza che la sua esistenza così com’è sembra non avere più alcun senso. Un compagno da quattro anni, Massimo, anch’egli giornalista con una forte propensione all’indipendenza, una madre giocatrice incallita dalla personalità crudele e affascinante da cui ha imparato a guardarsi le spalle, qualche amica con cui condividere sfilate e pettegolezzi, un fratellastro amatissimo, un padre artista e sognatore, e questo è tutto. Ciò che la sconvolge, però, è l’impellente desiderio di maternità mai provato prima, giunto molto oltre i tempi supplementari, che adesso le sembra l’unica ragione di vita. Le reazioni delle persone vicino a lei non sono incoraggianti e, accompagnata da un coro di «ma tu non ne hai mai voluti», Giulia si accinge non senza difficoltà a convincere il compagno a imbarcarsi nel complicato mondo delle cure per la fertilità, ispirata da un’idea di famiglia in cui crede ancora nonostante la sua infanzia passata a giocare a Barbie sotto i tavoli verdi”.
Quello che però Giulia non ha messo nel conto e che Massimo come molti uomini ha la soglia dell’affidabilità appena sotto il minimo garantito ed ecco che Giulia deve scartare nuovamente se vuole essere felice, realizzare il suo sogno folle e ritrovare felicità e la sua naturale e sacrosanta centratura di donna.
“Massimo però si rivela un partner imprevedibile, – si legge ancora – che la porta un giorno in un paradiso di mille premure e quello dopo nell’inferno dell’indifferenza, facendola sentire ancora più sola. Così Giulia, quasi senza alleati, decide di abbandonare per sempre la sua zona di confort e di spiccare un salto nel vuoto”.
La critica è stata subito concorde nel lodare il lavoro di Federica Bosco e noi per dovere di cronaca riportiamo: “Alternando ironia e malinconia col suo stile inconfondibile, Federica Bosco ci trascina in un crescendo di emozioni e colpi di scena raccontando una storia in cui tutti possiamo riconoscerci, perché e non è mai troppo tardi per prendere una decisione folle, se è quella che ti può rendere felice”.
Infine Alessia Gazzola, de TTL La Stampa scrive: «Nei libri di Federica Bosco si ride e si sorride con dialoghi impagabili» e subito le fa eco Maria Grazia Ligato, de Io Donnache sottoscrive «Federica Bosco è scrittrice d’amore sopraffina»
Federica Bosco, classe 1971, nasce a Milano. Scrittrice e sceneggiatrice, ha al suo attivo una ricca produzione di romanzi e vari manuali di self-help. È stata finalista al premio Bancarella 2012 e il suo romanzo Pazze di me è diventato un film diretto da Fausto Brizzi. Tra le sue pubblicazioni con Garzanti ricordiamo Ci vediamo un giorno di questi (2017), Il nostro momento imperfetto (2018), Non perdiamoci di vista (2019) e Non dimenticarlo mai (2021).
Federica Bosco
Non dimenticarlo mai
Garzanti, 2021