«Voglio essere di ispirazione agli altri. Voglio che qualcuno mi guardi e mi dica: “È anche per merito tuo se non ho mai mollato”»
Oggi ci lascia un grande campione di Juventus e Sampdoria e poi allenatore di Chelsea e Watford, tra i migliori centravanti degli anni ottanta e novanta del XX secolo, rientra nella ristretta cerchia dei calciatori che hanno vinto tutte e tre le principali competizioni UEFA per club, unico fra gli attaccanti. Più volte candidato al Pallone d’oro, si è classificato 7º nelle edizioni 1988 e 1991. Nel 2015 è stato inserito nella Hall of Fame del calcio italiano.
Nel 2018 scrive per Mondadori Goals. 98 storie + 1 per affrontare le sfide più difficili, in cui racconta 99 quotes e 99 storie sportive (l’ultima è autobiografica) che lo hanno ispirato nella sua progressione di vita quotidiana. Ogni quote è strumento di meditazione e motivazione ed è collegato a ogni storia. Non è un’autobiografia e nemmeno un semplice libro di imprese sportive altrui. Il taglio motivazionale delle storie e l’abbinamento al quote iniziale ne fanno un originale manuale di ispirazione e meditazione. L’obiettivo del libro è quindi quello di condividere la morale e gli spunti che emergono dalle storie, nella speranza che possano essere utili nell’affrontare le proprie grandi e piccole sfide di tutti i giorni. Goals quindi va tradotto con ”obiettivi” e non semplicemente con il suo significato meramente sportivo, anche grazie al racconto dei suoi primi anni nella lotta al cancro. Un grande lascito, a maggior ragione visto in queste triste giorno, essenziale per capire meglio un grande campione, e ancor prima un grande uomo.
Come scordarsi poi della grande impresa degli ultimi Europei al fianco dell’amico di Roberto Mancini, che ha portato alla nostra nazionale una coppa che mancava da troppo tempo. Rimarranno quindi le sue grandi gesta da giocatore, la compostezza e la saggezza da allenatore e dirigente, e soprattutto i grandi insegnamenti di un uomo che ha vissuto la sua vita appieno ed ha combattuto fino alla fine.