Un’altra indagine per Gianrico Carofiglio, magistrato e scrittore, che con questo suo legal thriller La regola dell’equilibrio, edito da Einaudi, ci riporta in atmosfere cupe fatte di corruzione e di magistrati chiacchierati, vecchi amici di un tempo ed investigatori donna armate di mazze da baseball
di Mimmo Cacciola
Gianrico Carofiglio con il suo La Regola dell’equilibrio (Editore Einaudi, Collana Super ET, pagine 280, € 18,05) segna un altro punto a suo favore e deve ringraziare quel suo bel personaggio di nome Guido Gierrieri che a volte, nel prendergli la mano, lo porta in territori inesplorati che poi finiscono per catturare dentro anche noi tutti poveri lettori.
“È una primavera strana, indecisa, – è scritto nelle note di copertina – come l’umore di Guido Guerrieri. Messo all’angolo da una vicenda personale che lo spinge a riflettere sulla propria esistenza, Guido pare chiudersi in sé stesso. Come interlocutore preferito ha il sacco da boxe che pende dal soffitto del suo soggiorno. A smuovere la situazione arriva un cliente fuori del comune: un giudice nel pieno di una folgorante carriera, suo ex compagno di università, sempre primo negli studi e nei concorsi. Si rivolge a lui perché lo difenda dall’accusa di corruzione, la peggiore che possa ricadere su un magistrato. Quasi suo malgrado, Guerrieri si lascia coinvolgere dal caso e a poco a poco perde lucidità, lacerato dalla tensione fra regole formali e coscienza individuale. In un susseguirsi di accadimenti drammatici e squarci comici, ad aiutarlo saranno l’amico poliziotto, Carmelo Tancredi, e un investigatore privato, un personaggio difficile da decifrare: se non altro perché è donna, è bella, è ambigua, e gira con una mazza da baseball”.
E c’è da credere a quanto scrivono da Einaudi se poi uno come Scott Turow si scomoda non solo a leggere il romanzo del collega ma perfino a spendere parole come queste: «Un legal thriller sui compromessi e le ambiguità del mondo giudiziario. La regola dell’equilibrio è un romanzo meraviglioso».
Noi non possiamo non credergli, non solo sulla parola, ma anche per via del fatto che conosciamo e lodiamo i meriti letterari di Gianrico Carofiglio e tutto quello scrive. In attesa che magari diventi una serie tv ci godiamo pagina dopo pagina queste belle emozioni mentre l’odore di inchiostro e di carta stampata lentamente ci trascinano nel mondo sospeso di Guido Guerrieri.
Gianrico Carofiglio, classe 1961, è nato a Bari. Magistrato dal 1986, ha lavorato come pretore a Prato, Pubblico Ministero a Foggia e come Sostituto procuratore alla Direzione distrettuale antimafia di Bari. È stato eletto senatore per il Partito Democratico nel 2008. Il suo primo romanzo è del 2002, Testimone inconsapevole, edito da Sellerio. Con quest’opera Carofiglio ha inaugurato il legal thriller italiano. Il romanzo, che introduce il personaggio dell’avvocato Guido Guerrieri, ottiene vari riconoscimenti riservati alle opere prime, tra cui il Premio del Giovedì Marisa Rusconi, il Premio Rhegium Iulii, il Premio Città di Cuneo e il Premio Città di Chiavari. Sempre con protagonista Guerrieri, da Sellerio seguono nel 2003 Ad occhi chiusi (premio Lido di Camaiore, premio delle Biblioteche di Roma e miglior noir internazionale dell’anno 2007 in Germania secondo una giuria di librai e giornalisti) e nel 2006 Ragionevoli dubbi, Premio Fregene e Premio Viadana nel 2007, Premio Tropea nel 2008. Tra i suoi numerosi libri ricordiamo Il passato è una terra straniera (Rizzoli, 2004), Premio Bancarella 2005, da cui è tratto l’omonimo film prodotto da Fandango nel 2008; con il fratello Francesco la graphic novel Cacciatori nelle tenebre (Rizzoli 2007), Premio Martoglio; L’arte del dubbio (Sellerio 2007); Né qui né altrove (Laterza 2008); Il paradosso del poliziotto (Nottetempo 2009); Le perfezioni provvisorie (Sellerio 2010); Il silenzio dell’onda (Rizzoli 2011), Il bordo vertiginoso delle cose (Rizzoli 2013), La casa nel bosco (scritto con il fratello Francesco, 2014). Tra le più recenti pubblicazioni Einaudi si ricordano: Una mutevole verità (2014) e la nuova indagine di Guido Guerrieri La regola dell’equilibrio, Passeggeri notturni e L’estate fredda (2016); Alle tre del mattino (2017), La misura del tempo (2019) e Non esiste saggezza e Edizione definitiva (2020). Altre sue pubblicazioni: Della gentilezza e del coraggio. Breviario di politica e altre cose (Feltrinelli, 2020), La disciplina di Penelope (Mondadori, 2021) e La nuova manomissione delle parole (Feltrinelli, 2021). Premio Speciale alla carriera della XXVII edizione del premio letterario Castelfiorentino di Poesia e Narrativa 2016.
Gianrico Carofiglio
La regola dell’equilibrio
Einaudi, 2018