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Sotto il velo dell’acqua: la vita e la morte in “Chi dice e chi tace” di Chiara Valerio

Immerso tra le dolci onde del Tirreno, il piccolo borgo di Scauri si erge come un dipinto incorniciato tra due colline, sullo sfondo di una costa che si perde nell’orizzonte. In questo scenario sospeso tra il chiaro e lo scuro, tra ciò che si vede e ciò che resta nascosto, si svolge la trama del romanzo “Chi dice e chi tace” di Chiara Valerio, un’opera che si insinua nell’animo dei lettori come un sussurro di segreti custoditi dalle profondità dell’acqua.

La storia si apre con la scoperta della morte di Vittoria, avvolta in un alone di mistero e sospetto. Ciò che sembra un tragico incidente, per Lea, un’amica intima di Vittoria, è solo la punta dell’iceberg di un enigma più complesso e intricato. Così, con l’abile pennello dell’autrice, ci troviamo a scrutare non solo la superficie delle cose, ma anche ciò che si cela sotto di esse, nei meandri delle relazioni umane e delle loro ombre.

Valerio ci conduce per mano lungo le strade di Scauri, tessendo una trama fitta di voci, sospetti e retroscena. Come un’orchestra che suona una sinfonia di segreti, ogni personaggio contribuisce con il proprio pezzo al mosaico della verità. Le strade, le piazze, i vicoli si popolano di chiacchiere, dicerie e confidenze, mentre il mare, con il suo eterno mormorio, sembra custodire antichi segreti che solo i più attenti riescono a cogliere.

Ma “Chi dice e chi tace” non è solo un giallo dai contorni sfumati, è molto di più. È uno specchio che riflette l’animo umano nella sua complessità e contraddittorietà. Attraverso la figura enigmatica di Vittoria, l’autrice ci invita a esplorare le sfumature dell’identità e della relazione con gli altri. Vittoria stessa è un enigma avvolto in un enigma, una donna dal carattere mutevole e sfuggente, che sembra nascondere più di quanto riveli.

In questo intricato intreccio di vite e destini, emerge la figura di Lea Russo, unica voce dissonante nel coro di chi accetta passivamente ciò che viene detto e taciuto. Con la determinazione di un investigatore, Lea si immerge nelle profondità dell’animo umano, alla ricerca della verità che si cela dietro le apparenze. Ma più che risposte, trova domande, più che certezze, incertezze.

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Attraverso una prosa leggera e cristallina, Valerio ci conduce in un viaggio di scoperta e introspezione, invitandoci a interrogare i silenzi del presente e le ombre del passato. E mentre seguiamo Lea lungo il sentiero tortuoso della verità, ci rendiamo conto che la linea sottile che separa l’amore dalla violenza è spesso più labile di quanto possiamo immaginare. Farmaci e veleni, premura e seduzione, si mescolano in un intricato intreccio di desideri e soprusi, dove le stesse parole possono assumere significati opposti a seconda del contesto.

“Chi dice e chi tace” non è solo un romanzo, ma un viaggio nella complessità dell’animo umano, un’indagine sulla natura dell’amore e della violenza, della verità e della menzogna. Attraverso la scrittura delicata e profonda di Chiara Valerio, ci troviamo immersi in un mondo di segreti e misteri, dove ogni parola, ogni gesto, cela più di quanto possiamo immaginare.

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