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Livorno, l’ispettore Draghi e le donne invisibili nella rete della criminalità organizzata

In libreria il nuovo noir tinto di giallo di Diego Collaveri per la stampe di Ugo Mursia Editore, nella Collana Giungla Gialla

di Mimmo Cacciola

Dalla fertile penna dello scrittore livornese Diego Collaveri ci si può aspettare un po’ di tutto. Ciò vale anche per questo libro, uscito in libreria l’8 novembre, dal titolo Nel silenzio della notte, edito per i tipi di Ugo Mursia Editore nella Collana Giungla Gialla (Pagine 274, Euro 17,00). Collaveri ama stupirci con il frutto della sua fantasia che sa spaziare attraverso generi letterari e thriller d’autore. Ora, il nostro, ci presenta le gesta di una detective tutto al femminile che si destreggia non solo nelle cose sessiste della società in cui lei e tutti noi ci dimeniamo, quanto con organizzazioni criminali e clandestine che riducono in schiavitù le donne.

Leggiamo dalle note editoriali: “La promozione a ispettore che ha portato Claudia Draghi nella città di Livorno non è servita a cancellare il suo passato. Malvista per i suoi precedenti e osteggiata dalla mentalità sessista del nuovo superiore, trova conforto nell’amicizia di Dina, attempata vicina burbera e impicciona, appassionata di polizieschi. L’improvvisa sparizione di Mihaela, badante dell’anziana, da poco in Italia e in cerca di una vita migliore, porterà le due donne a inciampare in un’organizzazione criminale che riduce in schiavitù donne invisibili arrivate come clandestine”.

E fin qui basta e ne avanza, come si diceva un tempo per descrivere le cose abbondanti e buone, se non fosse che le architetture noir spesso tinte di giallo non smettono di ingarbugliarsi per inchiodare il lettore alle pagine che, alla fine, siamo sicuri, divorerà come invitato ad un pasto letterario luculliano.

Ancora un piccolo spunto per farsi una idea di ciò che vi aspetta se decidete di immergervi nel mondo di Collaveri: “Il ritrovamento di alcuni resti disciolti nell’acido darà un risvolto ancora più macabro al mistero della scomparsa di Mihaela. Aiutate da Luciano Martelli, un vecchio poliziotto impopolare, Claudia e Dina proveranno a risolvere il caso, ma un’amara sorpresa le attende nel silenzio della notte”.

Ovviamente noi sappiamo il finale, ma per prassi non possiamo ne vogliamo svelarlo. Noi si è fatto il nostro lavoro di presentatori e modesti recensori amanti dei libri, adesso tocca a voi lettori comprarlo e scoprire se ne è valsa la pena.

Diego Collaveri, nato a Livorno nel 1976 lavora in campo musicale come chitarrista e arrangiatore, collaborando per EMI Music. Nel 2000 si cimenta con la scrittura e i vari concorsi di poesia/narrativa, da cui arrivano subito riconoscimenti e pubblicazioni. Nello stesso anno debutta nella sceneggiatura, prima teatrale e dopo per il cinema breve. Nel 2002 la passione per il grande schermo lo porta a dirigere, con mezzi di fortuna, il primo cortometraggio che vince il concorso Minimusical indetto dal quotidiano La Repubblica e la casa di produzione Fandango, che gli permette di divenire collaborato di quest’ultima per i successivi tre anni. Dal 2009 è inserito nell’Enciclopedia degli Scrittori Contemporanei Italiani per la poesia.

Nel 2013 alcuni racconti brevi dell’ispettore Quetti sono stati pubblicati sul settimanale Cronaca Vera. 2019 riceve l’Oscar livornese, premio assegnato alle eccellenze che con il proprio lavoro si sono distinti nei diversi settori, divenendo un valore aggiunto per la città di Livorno che gli ha dato i natali.

Diego Collaveri
Nel silenzio della notte. Tre donne invisibili in cerca di redenzione. Una Livorno sporcata di sangue innocente
Ugo Mursia Editore, 2021

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