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“Un volo per Sara”, Maurizio De Giovanni riscopre un mistero italiano

È in libreria l’ultima fatica letteraria di Maurizio De Giovanni, dal titolo Un volo per Sara edito da Rizzoli. Del bravo autore partenopeo padre del Commissario Ricciardi e dei Bastardi di Pizzofalcone, ora ci gustiamo una nuova avventura poliziesca della donna invisibile, alias Sara Morozzi. Questa, se la dovrà vedere con un disastro aereo, coi fantasmi di Tangentopoli che ritornano e con tutta una serie di indizi e colpi di scena che non mancheranno di accontentare anche i palati dei lettori più esigenti

di Mimmo Cacciola

Un volo per Sara di Maurizio De Giovanni (Editore Rizzoli, Collana Nero Rizzoli, Pagine 256, € 18,05) racconta di un aereo caduto che scoperchia un segreto italiano. Si tratta, infatti, di una nuova intrigante indagine per la donna invisibile, alias Sara Morozzi.

Un piccolo aeroplano turistico diretto in Sardegna – si legge nel risvolto di copertina – si schianta nel mar Tirreno con a bordo diverse persone. Tra loro, un noto imprenditore che ha rilasciato la sua ultima intervista poco prima del decollo, con il vociare degli altri passeggeri sullo sfondo, tutti tranquilli e sorridenti, ignari dell’imminente tragedia. Quando l’agente dei Servizi in pensione Andrea Catapano sente le voci delle vittime – lui che non vede ma sa ascoltare meglio di chiunque altro – un ricordo nitido riaffiora. Così decide di chiamare l’ex collega Teresa Pandolfi, ora a capo dell’Unità investigativa. Il disastro potrebbe celare un mistero che risale agli anni di Tangentopoli. E se la caduta del velivolo non fosse stata un incidente, ma il nesso tra una vicenda degli anni Novanta e il nostro presente? L’unica che può scoprire la verità è la donna invisibile, Sara Morozzi. Affiancata dall’ispettore Davide Pardo e da Viola, Mora si trova a investigare su personalità pubbliche intoccabili, scavando dentro gli ingranaggi del potere d’Italia a suo rischio e pericolo, senza paracadute”.

Un Pasticcio italiano che prelude ad un altro disastro, tutto italiano, come questo volo che precipita e che scoperchia un mondo tutto da investigare. Allora prepariamoci alle pagine piene di suspense e colpi di scena che il bravo scrittore partenopeo ci ha abituati a leggere. Come quella che vi anticipiamo

Quando il motore di sinistra si spense, il comandante Stefano Tomassi stava pensando a Maria. Non era un fatto da poco, considerato che aveva ormai cinquantasette anni e, come mormoravano i colleghi, nel suo turbolento passato aveva accumulato più relazioni che ore di volo. L’ambiente d’altronde era quello che era, e un pilota di linea di bell’aspetto, dallo sguardo da adorabile canaglia e la voce calda e suadente, risultava irresistibile. Le dicerie che gli attribuivano qualità di seduttore avevano fondamento, si doveva ammettere. E quel tipo di lavoro, nei rutilanti anni Ottanta e Novanta, quando i criteri di selezione delle hostess erano soltanto estetici, era un terreno di coltura perfetto per gli incontri edonistici. Hotel di lusso, ristoranti di classe, l’uniforme che faceva da passe-partout, la perizia e l’esperienza che lo rendevano una specie di idolo: tutto concorreva affinché un pilota avesse più donne che serate libere”.

Maurizio De Giovanni, classe 1958, è nato a Napoli. Autore della fortunata serie di romanzi con protagonista il commissario Ricciardi, attivo nella Napoli degli anni Trenta, su cui è incentrato un ciclo di romanzi, tutti pubblicati da Einaudi: Il senso del dolore (2007), La condanna del sangue (2008), Il posto di ognuno (2009), Il giorno dei morti (2010), Vipera (2012, Premio Viareggio, Premio Camaiore), solo per citarne alcuni. È anche autore di: Storie azzurre (Cento Autori, 2010), una raccolta di quattro racconti lunghi dedicati al Napoli, la sua squadra del cuore; Il metodo del Coccodrillo (Mondadori, 2012, Einaudi 2016; Premio Scerbanenco). Con I bastardi di Pizzofalcone (Einaudi 2013) ha inaugurato un nuovo ciclo contemporaneo, sempre pubblicato da Einaudi, continuato con Buio per i Bastardi di Pizzofalcone (2013), Gelo per i bastardi di Pizzofalcone (2014), Cuccioli per i bastardi di Pizzofalcone (2015), che vede protagonista la squadra investigativa di un commissariato partenopeo. Nel 2015 pubblica Il resto della settimana (Rizzoli) e Skira Una domenica con il commissario Ricciardi (Skira). Del 2018 sono Sara al tramonto (Rizzoli) e Sbirre (Rizzoli), scritto in collaborazione con Massimo Carlotto e Giancarlo De Cataldo. Nel 2019 pubblica per Sellerio Dodici rose a Settembre. Tra le altre pubblicazioni si ricordano: Fiori per i Bastardi di Pizzofalcone (Einaudi, 2020), Gli occhi di Sara (Rizzoli, 2021), Una Sirena a Settembre (Einaudi, 2021) e L’equazione del cuore (Mondadori, 2022).

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