Fairy Tale, ultimo romanzo del prolifico Stephen King, edito in Italia per i tipi di Sperling & Kupfer ci racconta, ancora una volta con genio, fantasia e maestria, un pezzetto di mondo magico ed oscuro che appartiene alla nostra percezione di essere umani speciali, fallibili, cattivi o angelici. Sulla strada della scoperta un ragazzo ed il suo cane dentro un universo parallelo al cui interno si combatte l’eterna lotta tra bene e male.
di Mimmo Cacciola
Stephen King lo ha fatto ancora: metterci davanti agli occhi n altro romanzo che sicuramente diventerà un best seller prima ed un film di successo subito dopo. Lo ha fatto con questo Fairy Tale (Editore: Sperling & Kupfer, Collana Pandora, Traduttore Luca Briasco, Pagine 677 €20,80) favola dark dei giorni nostri che narra la storia di un ragazzino, di un cane, di un universo parallelo e del male e bene che si combattono al suo interno
“Un ragazzo, il suo cane, – leggiamo nel quarto di copertina – la discesa in un mondo magico e oscuro. Un’eccezionale favola dark. Benvenuti nel lato oscuro del «C’era una volta».Charlie Reade è un diciassettenne come tanti, discreto a scuola, ottimo nel baseball e nel football. Ma si porta dentro un peso troppo grande per la sua età. Sua madre è morta in un incidente stradale quando lui aveva sette anni e suo padre, per il dolore, ha ceduto all’alcol. Da allora, Charlie ha dovuto imparare a badare a entrambi. Un giorno, si imbatte in un vecchio – Howard Bowditch – che vive recluso con il suo cane Radar in una grande casa in cima a una collina, nota nel vicinato come «la Casa di Psycho». C’è un capanno nel cortile sul retro, sempre chiuso a chiave, da cui provengono strani rumori. Charlie soccorre Howard dopo un infortunio, conquistandosi la sua fiducia, e si prende cura di Radar, che diventa il suo migliore amico. Finché, in punto di morte, il signor Bowditch lascia a Charlie una cassetta dove ha registrato una storia incredibile, un segreto che ha tenuto nascosto tutta la vita: dentro il capanno sul retro si cela la porta d’accesso a un altro mondo”.
Un mondo che chiunque – alzi la mano chi non lo ha pensato almeno una volta nella vita – sogna o pensa possa esistere e che ci piacerebbe visitare anche senza sapere se sia pericoloso o meno. Un universo un po’ come il nostro certo dove bene e male si fronteggiano ma che nella impalcatura del Grande Universo nulla aggiunge o toglie a quelle due o tre regole morali che lo governano e che quasi nessuno davvero rispetta veramente.
“Una realtà parallela dove Bene e Male – concludono le note editoriali – combattono una battaglia da cui dipendono le sorti del nostro stesso mondo. Una lotta epica che finirà per vedere coinvolti Charlie e Radar, loro malgrado, nel ruolo di eroi. Dal genio di Stephen King, una nuova avventura straordinaria e agghiacciante, una corsa a perdifiato nel territorio sconfinato della sua immaginazione”.
La stampa non ha perso tempo e si è subito espressa tessendo lodi, eccone alcuni brevi esempi: «Per King non c’è mai confine tra i mostri che abitano la nostra vita quotidiana e quelli che potrebbero esistere in mondi paralleli, o persino nel nostro. Ma il punto è che sempre King riesce a creare qualcosa di nuovo. A raccontare da un altro punto di vista. A illuminare un altro pezzetto di realtà.» scrive Antonella Lattanzi, per la Lettura. Subito le fa eco la collegaThea Pellegrini per Maremosso che fa stampare nero su bianco: «Fairy Tale sa parlare bene della sofferenza, di una disperazione che fa stringere un patto con Dio: “Se lo fai per me, chiunque tu sia, farò qualcosa per te”.»
Stephen King, classe 1947 è nato a Partland nel Maine. È autore di romanzi e racconti best seller che attingono ai filoni dell’orrore, del fantastico e della fantascienza, ed è considerato un maestro nel trasformare le normali situazioni conflittuali della vita – rivalità fra coetanei, tensioni e infedeltà coniugali – in momenti di terrore. Nel 1967 termina un primo racconto breve a cui fa seguito, qualche mese dopo, il romanzo La lunga marcia che riceve giudizi lusinghieri. Sottopone Carrie alla casa editrice Doubleday e ottiene un assegno di 2500 dollari come anticipo per la pubblicazione del romanzo. A maggio arriva la notizia che la Doubleday ha venduto i diritti dell’opera alla New American Library per 400.000 dollari, metà dei quali spettano di diritto all’autore. Così, a ventisei anni, Stephen King lascia l’insegnamento per dedicarsi alla professione di scrittore. Da quel momento la sua carriera non avrà più interruzioni. Tra i suoi libri più noti si ricordano Shining (1976; il film, del 1980, venne diretto da Stanley Kubrick); La zona morta (1979; versione cinematografica del 1983, per la regia di David Cronenberg); Christine la macchina infernale (1983; il film, dello stesso anno, è di John Carpenter); It (1986, il film è del 1990); Misery (1987; noto in Italia con il titolo Misery non deve morire, la pellicola è stata realizzata da Rob Reiner nel 1990), Mr Mercedes (2014) ed Il Miglio Verde. È del 2016 la nuova edizione aggiornata di Danse macabre, pubblicato da Frassinelli con l’introduzione e cura di Giovanni Arduino. A Stephen King è stata assegnata nel 2003 la National Book Foundation Medal per il contributo alla letteratura americana.