Studiare la storia, anzi ristudiarla, per avere uno sguardo critico sul presente, per capire dove sta il vero e dove il falso. Il processo a personaggi diversi, di epoche differenti che finiscono sul banco degli imputati per dare al lettore di oggi la ricostruzione di interrogativi e risposte possibili, è l’argomento dell’ultimo libro di Paolo Mieli, “Il tribunale della storia. Processo alle falsificazioni” (Rizzoli).
Viviamo tempi di cancellature, riscritture e revisioni, di riconsiderazione degli eventi e dei fenomeni della storia che hanno portato, in anni recenti, a prese di posizione e dichiarazioni epocali: capi di governo che si scusano in nome del proprio Paese per torti od omissioni, per il ruolo svolto dai loro Stati in vicende più o meno lontane. È quindi un elemento di scottante attualità che accende la scintilla di questo libro: accostare nell’aula del “tribunale della storia” le tesi dell’accusa, le arringhe della difesa, i controinterrogatori degli imputati per acquisire nuovi elementi di conoscenza e di giudizio. Tenendo sempre presente che, come scrive lo stesso Paolo Mieli, “le pubbliche scuse non equivalgono a sentenze definitive. Sono prese d’atto di una modificata percezione delle vicende del passato. Altre ne verranno”.
Il processo, dunque, è più sui temi che sulle persone. Imputati finiscono, tra gli altri, Fidel Castro, Mussolini, Vittorio Emanuele III, Eleanor Roosevelt, Caterina di Russia, Filippo IV, e persino Gesù di Nazareth. Mieli riesce, con la brillantezza del grande divulgatore e l’acume dell’attento osservatore dei nostri giorni, a spiegare in cosa consista l’applicazione di un metodo “giudiziario”. per una rivisitazione dei fatti e delle figure della storia. “A patto che, beninteso, tale metodo sia utilizzato in modo comprovatamente onesto. In caso contrario, tutto sarà stato inutile”.
Il vero processo, dunque, necessario e prezioso, è quello contro ogni tipo di falsificazione. Ed è “il risultato del lavoro del tribunale della storia, tribunale che nell’era dell’informazione diffusa è sempre riunito. In seduta permanente”.
Paolo Mieli
Il tribunale della storia. Processo alle falsificazioni
Rizzoli, 2021