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Il volo di Icaro: De Bosis, eroe dimenticato che fece tremare Mussolini

Antifascismo, amore e desiderio di libertà fanno da sfondo a “Icaro, il volo su Roma” (Rizzoli), il nuovo romanzo di Giovanni Grasso che mescola finzione e storia contemporanea, ricostruendo nei dettagli l’epopea e il ricco mondo di relazioni di Lauro De Bosis, eroe dimenticato che fece tremare la dittatura quando, la sera del 2 ottobre 1931, a bordo di un piccolo monoplano, sorvolò Roma distribuendo volantini contro il fascismo e beffando clamorosamente il regime, prima di scomparire nel Tirreno al termine di un volo fatale compiuto in nome della libertà.

Roma, 1928. Ruth Draper, attrice newyorkese, è una donna colta, indipendente, schiva. Si è votata al teatro come una vestale al tempio e non ha mai ceduto alle lusinghe dell’amore. Fino a quando, nella Città Eterna per una tournée, non incontra il giovane e fascinoso Lauro De Bosis. Dandy per eccellenza, poeta per vocazione, antifascista per scelta, aviatore per necessità, Lauro è un visionario ma è anche un uomo coraggioso capace di passare all’azione: con due amici infatti ha fondato un’organizzazione segreta che diffonde messaggi clandestini di propaganda contro il regime. Tra il giovanissimo Lauro e la matura Ruth, nonostante diciassette anni di differenza, scoppia un amore travolgente e tragico, che si cementa nella lotta al fascismo. Sullo sfondo, l’Italietta del regime, ma anche l’inquieto mondo dell’antifascismo in esilio, tra Parigi, Londra e Bruxelles e l’America divisa tra i fremiti del jazz, la cappa del Proibizionismo e la Grande depressione.

La passione amorosa, la voglia di non badare alle convenzioni sociali se in gioco c’è la possibilità di essere felici, ma soprattutto l’ideale supremo della libertà a cui sacrificare perfino la vita sono i cardini su cui si sviluppa il romanzo. Grasso evoca alla perfezione le atmosfere e la vita dell’Italia di quei giorni, quando la paura e il sospetto, la prevaricazione e l’odio erano merce diffusa.

“Sono vent’anni che ho questo personaggio nel cuore, non trovavo mai il tempo, ho preso il Covid l’anno scorso ad ottobre e sono stato quindici giorni chiuso in camera e ho cominciato a scrivere, il tempo si è trovato così” dice Grasso, consigliere per la Stampa e la Comunicazione del Presidente della Repubblica, parlando del suo “Icaro”.

Giovanni Grasso
Icaro, il volo su Roma
Rizzoli, 2021

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