in ,

Salvarsi grazie alla forza della scrittura nella Torino dell’età fascista

Novità in Pillole

Il Grido della rosa di Alice Basso (Editore: Garzanti, Collana Narratori moderni. Pagg. 304 € 16,90) già da qualche tempo in libreria si fa notare per originalità e suspense. Un piccolo capolavoro tutto ambientato negli anni del regime tra belle speranze, sogni infranti, miti di cartapesta ed omicidi da risolvere

“Lavora per una rivista di gialli. Per amici ha i detective dei libri. Grazie a loro trova la verità. Dicono di lei: «Alice Basso è un’autrice capace di confezionare storie aggraziate, brillanti e leggere», Alessia Gazzola, TTL – La Stampa; «Un’ambientazione fantastica», Alessia Cogliati, TTL – La Stampa”

Torino, 1935. Mancano poche settimane all’uscita del nuovo numero della rivista di gialli «Saturnalia». Anita è intenta a dattilografare con grande attenzione: ormai ama il suo lavoro, e non solo perché Sebastiano Satta Ascona, che le detta la traduzione di racconti americani pieni di sparatorie e frasi a effetto, è vicino a lei. Molto vicino a lei. Alla sua scrivania Anita è ancora più concentrata del solito, ancora più immersa in quelle storie, perché questa volta le protagoniste sono donne: donne detective, belle e affascinanti, certo, ma soprattutto brave quanto i colleghi maschi. Ad Anita sembra un sogno. A lei, che mal sopporta le restrizioni del regime fascista. A lei, che ha rimandato il matrimonio per lavorare. A lei, che legge libri proibiti che parlano di indipendenza, libertà e uguaglianza. A lei, che sa che quello che accade tra le pagine non può accadere nella realtà. Nella realtà, ben poche sono le donne libere e che non hanno niente da temere: il regime si fregia di onorarle, di proteggere persino ragazze madri e prostitute, ma basta poco per accorgersi che a contare veramente sono sempre e solo i maschi, siano uomini adulti o bambini, futuri soldati dell’Impero. E così, quando Gioia, una ragazza madre, viene trovata morta presso la villa dei genitori affidatari di suo figlio, per tutti si tratta solo di un incidente: se l’è andata a cercare, stava di sicuro tentando di entrare di nascosto. Anita non conosce Gioia, ma non importa: come per le sue investigatrici, basta un indizio ad accendere la sua intuizione. Deve capire cosa è successo veramente a Gioia, anche a costo di ficcare il naso in ambienti nei quali una brava ragazza e futura sposa non metterebbe mai piede. Perché la giustizia può nascondersi nei luoghi più impensabili: persino fra le pagine di un libro”.

Alice Basso è nata a Milano nel 1979. Ha lavorato per diverse case editrici come redattrice, traduttrice e valutatrice di proposte editoriali. Nel tempo libero finge di avere ancora vent’anni, ama cantare e scrivere canzoni, suonare il sassofono e disegnare. Cucina male, guida ancora peggio e di sport nemmeno a parlarne. Con Garzanti ha pubblicato le avventure della ghostwriter Vani: L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome (2015), Scrivere è un mestiere pericoloso (2016), Non ditelo allo scrittore (2017), La scrittrice del mistero (2018), Un caso speciale per la ghostwriter (2019), più i racconti La ghostwriter di Babbo Natale (2017), Nascita di una ghostwriter (2018), Un caso speciale per la Ghostwriter (2019), Il morso della vipera (2020) e Il grido della rosa (2021).

Alice Basso
Il grido della rosa
Garzanti, 2021

Il principio della cattiveria umana: la crudeltà eletta a sistema

Trovare il quadrifoglio. Solo i più fortunati riescono a vederlo e tu?