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“Oro”: Federica Pellegrini si racconta nel suo nuovo libro

Federica Pellegrini, una delle atlete più stimate d’Italia e la più forte nuotatrice nei 200 metri nella storia femminile, rivelerà la sua intera storia di vita nella sua autobiografia letteraria, “Oro”, che sarà pubblicata il 16 maggio da La nave di Teseo. Il libro affronta le sfide, la passione e ciò che significa stare sotto i riflettori dall’età di 14 anni, nonché le prove e le tribolazioni di allenamenti, amore, sconfitte e vittorie.

Tante le anticipazioni di quello che potremmo trovare nel libro, in particolare l’atleta si è soffermata proprio sulle emozioni che provò il fatidico giorno in cui riuscì a salire sull’olimpo dello nuoto, entrando nella leggenda.

«Quando vedo il tabellone prendo a schiaffi l’acqua della piscina: sì, stavolta ce l’ho fatta! Incrocio lo sguardo di Alberto e scoppiamo a piangere come due scemi. Oro e nuovo record del mondo, 1’54″82″» racconta Federica. «Le gare non sono mai state una passeggiata per me, ma quella lotta all’ultimo respiro io la cercavo. Se capivo di dover entrare in acqua e combattere alla morte, l’adrenalina mi scorreva ed ero felice. La condizione ideale per gareggiare era sentirmi un animale braccato. La sera prima di una gara quasi non mangiavo. Era la tensione, certo, ma anche un modo di prepararsi all’assalto, come il lupo che prima di andare a caccia per affrontare la lotta digiuna, dimagrisce. La fame o l’inappetenza non erano solo forme nervose, ma manifestazioni di un atavico istinto al combattimento» racconta nel libro.

Ma anche del suo rapporto con il nuoto e più in generale con la sua competitività: «All’inizio, quando ero solo una ragazzina, mi sentivo un vuoto dentro che riempivo con le vittorie, ma dopo un pò non era più quello. Da un certo punto in poi l’ho fatto solo per me stessa. Mi chiedevano a chi volessi dedicare le mie vittorie. Le più difficili, quelle che arrivavano dopo periodi duri, quelle delle rinascite le ho dedicate tutte a me stessa. Perché io ero l’unica a sapere che sacrifici avessi fatto per ottenere quei risultati. Io ero il lupo. Cosa ne sapevano gli altri, chi aveva vissuto anche solo la metà di quello che avevo vissuto io? Questo fa di me una stronza?» spiega l’atleta.

In “Oro”, Federica Pellegrini condivide con i lettori la sua vita, ricca di successi, ma anche di sacrifici e difficoltà. Il libro offre un’immagine intima e autentica di un’atleta di livello mondiale e delle sue esperienze di vita, offrendo uno sguardo privilegiato sulla sua determinazione, la sua passione e la sua resilienza. La sua storia ispirerà i lettori a seguire i propri sogni e ad affrontare le sfide con coraggio e tenacia.

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