Vai al contenuto

“Fermatevi”. Flotilla verso Gaza: tensioni e appelli dei politici

La Flotilla prosegue il viaggio verso Gaza nonostante le crescenti tensioni

La Global Sumud Flotilla continua la sua navigazione verso la Striscia di Gaza, affrontando una situazione sempre più critica. Le imbarcazioni si sono avvicinate a meno di 140 miglia nautiche dalla destinazione, entrando in una zona considerata ad alto rischio, dove in passato missioni simili sono state intercettate o attaccate. L’incremento di attività militari, tra cui sorvoli di droni israeliani, ha generato un clima di massima allerta tra i partecipanti.

La fregata Alpino della Marina Militare italiana ha confermato che non supererà il limite delle 150 miglia nautiche dalla costa di Gaza, limitandosi a fornire assistenza in caso di emergenza. Questa decisione ha suscitato rammarico tra gli attivisti, che auspicavano una presenza più vicina per garantire maggiore sicurezza.

Imbarcazioni della Global Sumud Flotilla in navigazione verso Gaza

Avvistamenti e misure di sicurezza lungo la rotta

Durante le prime ore della mattina, alcune imbarcazioni non identificate, prive di segni distintivi e con luci spente, si sono avvicinate alla Flotilla, provocando l’attivazione immediata dei protocolli di sicurezza a bordo. Dopo circa mezz’ora, le imbarcazioni si sono allontanate senza stabilire contatti diretti, ma l’attenzione degli equipaggi non è diminuita.

L’eurodeputata Benedetta Scuderi, presente su una delle barche, ha segnalato la presenza imminente dell’esercito israeliano e ha sottolineato la tensione a bordo, mentre gli equipaggi seguono scrupolosamente le indicazioni del coordinamento internazionale della missione.

Equipaggio della Flotilla durante la missione di avvicinamento a Gaza

Appelli alla prudenza e posizioni politiche

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha rivolto un appello agli attivisti affinché interrompano la missione, evidenziando il rischio di compromettere il fragile piano di pace promosso dagli Stati Uniti. La premier ha sottolineato che ogni azione che possa essere interpretata come un pretesto per alimentare il conflitto potrebbe danneggiare soprattutto la popolazione civile di Gaza.

Analogamente, il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha invitato alla prudenza, riconoscendo l’illegittimità del blocco israeliano ma esortando a non mettere in pericolo l’incolumità personale degli attivisti.

Manifestazione di solidarietà per la Flotilla umanitaria

Mobilitazioni e reazioni nazionali

A Roma e in altre città italiane si sono svolte veglie notturne di solidarietà per la Flotilla, mentre sindacati come Usb e Cgil hanno minacciato scioperi generali in caso di eventuali attacchi alle imbarcazioni. La mobilitazione coinvolge anche studenti e collettivi universitari, pronti a bloccare attività e manifestare contro eventuali azioni militari contro la missione.

Nel frattempo, la nave container israeliana Zim Virginia è stata oggetto di uno sciopero dei portuali di Livorno, che hanno rifiutato di caricare o scaricare il carico, sospettando la presenza di materiale militare.

Manifestazione studentesca in sostegno alla Flotilla

Questioni legali e accuse incrociate

Un gruppo di giuristi internazionali ha dichiarato che il blocco navale israeliano viola il diritto internazionale, sottolineando che le acque palestinesi non sono sotto giurisdizione israeliana e che ogni intercettazione della Flotilla rappresenterebbe un atto illegale. Le Forze di Difesa israeliane, invece, sostengono che la missione sia collegata a gruppi legati ad Hamas, accusa respinta con fermezza dagli attivisti che definiscono tali affermazioni pretestuose.

La situazione resta quindi altamente delicata, con implicazioni non solo per la sicurezza degli attivisti ma anche per il rispetto dei principi del diritto internazionale e la stabilità geopolitica della regione.