Pat Barker con questo suo ultimo romanzo dal titolo Il pianto delle troiane edito in Italia per i tipi di Einaudi nella collana Stile Libero Big ci consegna una nuova ed appassionante lettura della storia di Troia e del suo mitico popolo: un punto di vista come non potevamo immaginare e leggere
di Mimmo Cacciola
Dopo Euripide, a distanza di secoli, ci prova la scrittrice inglese Pat Barker a raccontarci cosa mai potesse passare nelle teste e nei cuori sconfitti ed afflitti delle donne troiane. Ci prova con Il pianto delle troiane (Editore Einaudi, Collana Stile libero big, Traduttore Carla Palmieri, Pagine 328 €17,10) romanzo che racconta di un comune sentire, di una comune vendetta, di una comune speranza di sopravvivenza: quella di un gruppo di donne le cui anime lacerate dalla guerra e dall’odio e dalla devastazione galleggiano sui lidi di Troia, in attesa del destino che le porti definitivamente via dalla loro martoriata patria.
“All’ombra delle mura di Troia, – leggiamo nelle note editoriali – distrutta e depredata, i greci attendono di tornare a casa con lo sterminato bottino di guerra, donne comprese. Ma le troiane, dopo aver pianto i loro defunti, tenteranno di tutto pur di vendicarsi. Dopo il successo di Il silenzio delle ragazze, una nuova, straordinaria rivisitazione di uno dei più grandi miti della storia classica. Troia è caduta e i greci, vittoriosi, fremono per rientrare in patria. Per farlo hanno bisogno del buon vento per l’Egeo, che tarda ad arrivare: gli dèi sono offesi poiché il corpo di re Priamo giace insepolto e profanato. I vincitori rimangono così in prossimità della città saccheggiata, insieme alle donne che hanno rapito. La splendida Elena, contesa dai due popoli; Cassandra, che ha imparato a non essere troppo fedele alle proprie profezie; la testarda Amina, con lo sguardo ancora fisso sulle torri in rovina, determinata a riscattare il proprio re; Ecuba la ribelle, che ulula sulla spiaggia silenziosa, quasi volesse risvegliare i morti; e infine Briseide, che porta in grembo il suo futuro: il figlio del defunto Achille. Insieme, stringendo alleanze e facendo leva sulle rivalità tra gli uomini, cercheranno la loro vendetta”.
Dentro questa attesa, quindi, quasi metafisica, teatrale, onirica, si innesta facendosi strada una riflessione, un pensiero, una speranza che accomuna gli uomini e le donne quando operano una scelta radicale o meno che, oltre ad una assunzione di responsabilità, preconizza conseguenze e quasi sempre fa offendere gli dei.
«Noi donne siamo strane creature. Tendiamo a non amare chi ci ammazza la famiglia.» Leggiamo nell’incipit e dentro queste poche parole scorgiamo un talento ed un piccolo gioiello da leggere e custodire. Come bene dicono dal The Guardian quanto scrivono: «Pat Barker riesce in qualcosa di unico: raccontarci la guerra di Troia spogliandola di ogni residuo eroico o divino».
Pat Barker, classe 1943 nasce a Thornaby-on-Tees. Dopo aver studiato alla London School of Economics, ha insegnato Storia. È autrice di numerosi romanzi, tra i quali la celebre trilogia Rigenerazione (Il Melangolo 1997) e vincitrice del Man Booker Prize nel 1995. Venduto in venti Paesi, Il silenzio delle ragazze è stato pubblicato nel 2019 da Einaudi. Nel 2022 esce, sempre con Einaudi, Il pianto delle Troiane.