
La diagnosi inaspettata e il percorso terapeutico
Il noto telecronista sportivo Carlo Vanzini, 54 anni, ha reso pubblica la sua difficile esperienza con un tumore al pancreas, scoperto casualmente il 18 giugno scorso durante un controllo di routine. A differenza della sorella, scomparsa cinque anni prima per la stessa patologia, Vanzini si definisce un “malato fortunato” per aver intercettato la malattia in fase precoce.
Dopo la diagnosi, Vanzini ha affrontato con determinazione dieci sedute di chemioterapia e si prepara ora a un intervento chirurgico programmato per la fine di gennaio 2026. Il percorso di cura si è svolto presso il San Raffaele di Milano sotto la supervisione del professor Stefano Crippa.
La scoperta casuale e il supporto medico
La decisione di sottoporsi a controlli è nata dopo aver ascoltato un messaggio del collega di Sky, Davide Camicioli, che promuoveva un check-up presso il centro Formula Medicine di Viareggio, diretto dal dottor Riccardo Ceccarelli. Un’ecografia addominale ha rivelato una lesione che ha richiesto interventi rapidi, con medici che hanno invitato Vanzini a non perdere tempo.
Il giornalista ha ricevuto il sostegno della moglie, la giornalista di La7 Cristina Fantoni, e ha organizzato esami e visite chirurgiche a Verona, dove il chirurgo gli ha illustrato il piano operatorio con un disegno, restituendogli speranza: “Sapere di potermi operare mi ha fatto intravedere un po’ di luce”.
La gestione della malattia in famiglia e la scelta della trasparenza
La notizia è stata condivisa con i tre figli a fine luglio, dopo una vacanza, e Vanzini ha chiesto che la famiglia mantenesse un atteggiamento normale senza trattarlo da malato. La moglie è stata definita da lui come la “colonna portante della famiglia” e una “donna fortissima”.
Il motivo della sua decisione di parlare pubblicamente è legato ai cambiamenti fisici visibili dovuti ai trattamenti, come gonfiore da cortisone e perdita di capelli e barba, che avevano attirato l’attenzione dei conoscenti e dei media sociali. Su suggerimento del figlio maggiore, Vanzini ha comunicato la verità anche al suo team durante un viaggio per il Gran Premio di Formula 1 in Olanda, ricevendo sostegno unanime.
Ottimismo e resilienza nella sfida contro il tumore
Nonostante i momenti di paura, soprattutto quando si è prospettata la possibilità della radioterapia che avrebbe potuto compromettere l’intervento, Vanzini mantiene un atteggiamento positivo e non si è mai chiesto “perché a me”, preferendo concentrare le energie sulla guarigione.
Ha citato le parole di Roberto Vecchioni per descrivere il suo spirito: “pianterai un ulivo, convinto ancora di vederlo fiorire”, una filosofia che gli dà forza in questa difficile battaglia.