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“La presidente”: Poteri e misteri nell’ultimo giallo di Barlett

La scrittrice spagnola Alicia Giménez Bartlett, conosciuta principalmente per i suoi romanzi polizieschi con protagonista l’ispettrice Petra Delicado torna in libreria con “La presidente”, in libreria per Sallerio Editore Palermo dal 10 gennaio. Per la vivacità della scrittura, caratteristica di Barlett, e l’originalità delle storie (compresa quest’ultima) viene facile il paragone con Camilleri, i due infatti condividono quella vena di follia e genialità essenziale per immaginare e scrivere gialli di successo. Con questo nuovo lavoro la scrittrice torna in libreria dopo l’ultimo lavoro del 2020, in cui pubblicò “Autobiografia di Petra Delicado”.

Questa volta tuttavia i soggetti dei suoi racconti cambiano, non abbiamo più l’iconica Petra come protagonista delle nostre storie, ma Berta e Marta, due sorelle giovanissime appena uscite dall’Accademia di Polizia. Diverse l’una dall’altra come due fiocchi di neve, sono acute, ambiziose e sono donne, cioè con una emergente avversione per i maschi al potere. Le due sorelle dovranno risolvere l’omicidio di Vita Castellà, amata e detestata presidente della Comunità Valenciana, che ha dominato la città e la regione in una stagione segnata da una corruzione pervasiva e quasi proverbiale. Il suo cadavere è stato ritrovato nella stanza di un lussuoso albergo di Madrid, avvelenata con un caffè al cianuro. La rete di potere che da lei si è estesa ha lasciato al suo ritiro una schiera di scheletri in moltissimi armadi. Della sua morte, le autorità, il capo della polizia, il ministro, vogliono far passare una versione ufficiale meno compromettente, un infarto che eviti «un casino di dimensioni stratosferiche». L’inchiesta di polizia è però inevitabile. L’idea brillante è di affidarla a degli investigatori inesperti e malleabili, ed è per questo che vengono scelte le due sorelle alle prime armi.

Decidono quindi di andare per la loro strada di poliziotte determinate. Con un po’ di rimorso «tacendo e mentendo» ai loro capi come questi fanno con loro due. E s’inerpicano in un’inchiesta che si svolge in una fascinosa Valencia.

Poteri e misteri, false apparenze, vendette e rancori, altri spietati omicidi debbono svelare a poco a poco, anche con l’aiuto dell’affezionato addetto stampa della presidente, «Boro» Badía, un giornalista a cui il «partito» ha spezzato la carriera e ferito la dignità a causa del-le scelte sessuali. Le due creature di Alicia Giménez-Bartlett, le sorelle Miralles, Berta e Marta, sfidano lo stereotipo del detective tradizionale. Le ubbie, le paturnie, e i sogni propri di ogni ragazza risaltano nei dialoghi, e danno al mistero poliziesco la stessa quotidiana leggerezza che ha reso famosa l’ispettrice di Barcellona Petra Delicado. Quell’umorismo d’ambiente che ha tra i suoi scopi, come sempre nei romanzi dell’autrice, anche quello di affermare i diritti.

L’indovinello più macabro del web: entri in una stanza…

Participio passato del verbo soccombere: ti viene in mente nulla?