Un elemento inaspettato emerge dalle indagini sull’incidente mortale che ha coinvolto Beatrice Bellucci, giovane studentessa di Giurisprudenza, nella notte in via Cristoforo Colombo a Roma. La ricostruzione dell’accaduto si complica con la recente identificazione del conducente della Bmw grigia, aprendo nuove questioni sulle responsabilità e sulle dinamiche dell’evento che ha stroncato una vita giovane e piena di progetti.
Identificato il conducente della Bmw grigia coinvolta nell’incidente
Le autorità hanno confermato che alla guida della Bmw coinvolta nell’incidente si trovava un giovane originario di Anzio, amico di Luca Girimonte, quest’ultimo attualmente indagato per omicidio stradale. Il ragazzo viaggiava verso Roma con la fidanzata e in compagnia di Girimonte, ma la sua versione dei fatti appare contraddittoria e al centro delle investigazioni.

La versione del ragazzo: un silenzio che alimenta dubbi
Il conducente della Bmw ha dichiarato di non essersi accorto dell’incidente che ha coinvolto il suo amico e la Mini Cooper su cui viaggiavano Beatrice Bellucci e Silvia Piancazzo. Secondo quanto riferito agli inquirenti, avrebbe proseguito la marcia senza fermarsi, convinto che non fosse successo nulla di grave. Tale dichiarazione è ora oggetto di approfondite verifiche da parte degli investigatori, che stanno analizzando i tempi e i movimenti successivi all’impatto.

Le autorità si interrogano sui motivi per cui il giovane non abbia cercato di contattare Luca Girimonte né si sia recato in ospedale dopo l’incidente. Nonostante ciò, nessuno degli occupanti della Bmw risulta finora formalmente indagato. Girimonte e il passeggero negano qualsiasi coinvolgimento in una corsa clandestina, sostenendo che la Mini sia comparsa improvvisamente davanti a loro. Tuttavia, le piste investigative non escludono la possibilità di una competizione ad alta velocità, che aggraverebbe la posizione del ventiduenne.
Le indagini in corso e le condizioni delle vittime
La Procura di Roma ha acquisito i rapporti della polizia locale e disposto l’autopsia sul corpo di Beatrice Bellucci. Le prime analisi indicano che la giovane è deceduta a causa di un doppio impatto: prima con la Bmw e poi contro un pino dello spartitraffico, in una dinamica particolarmente violenta.

Nel frattempo, Silvia Piancazzo, l’amica che guidava la Mini, è ancora ricoverata in condizioni gravi. La sua testimonianza sarà fondamentale per chiarire gli ultimi momenti prima della tragedia. Familiari e amici attendono con apprensione un suo risveglio, mentre la comunità di Roma Sud si stringe nel dolore per la perdita di una ragazza descritta come solare, generosa e piena di sogni.