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Un rifugio di parole e emozioni: “I miei giorni alla libreria Morisaki” di Satoshi Yagisawa

“I miei giorni alla libreria Morisaki” di Satoshi Yagisawa è un romanzo che ci trasporta nel cuore di Jinbôchô, il famoso quartiere delle librerie di Tokyo. Con uno stile narrativo delicato e coinvolgente, Yagisawa racconta la storia di Tatako, una giovane donna che, dopo una delusione amorosa, trova rifugio nella libreria di famiglia gestita dal suo eccentrico zio Satoru. Questa storia di rinascita personale e di scoperta del potere dei libri e delle relazioni umane ci invita a riflettere sul significato della vita e sull’importanza di trovare un luogo dove sentirsi davvero a casa.

La trama

Nakameguro, un quartiere di Tokyo avvolto in un’atmosfera bohémien e vibrante, è il luogo ideale per gli spiriti creativi in cerca di ispirazione. Situato a breve distanza dalla stazione della metropolitana, Nakameguro offre un affascinante contrasto con i grattacieli e le luci al neon dei quartieri più famosi come Shibuya e Shinjuku. Qui, le strade sono fiancheggiate da negozi indipendenti, gallerie d’arte e caffetterie trendy che attirano artisti, musicisti e amanti della cultura da ogni angolo del mondo.

Nel cuore di Nakameguro si trova la caffetteria “Kohana“, un piccolo gioiello nascosto che rappresenta il centro della vita di Yumi, una trentenne con un passato turbolento e un presente incerto. Yumi, che ha ereditato il locale dalla madre, lo gestisce con passione e dedizione, infondendo ogni tazza di caffè con un tocco di calore e creatività. Il “Kohana” è un luogo di ritrovo per gli artisti locali, un rifugio per chi cerca un angolo tranquillo dove poter lavorare, discutere o semplicemente sognare.

Yumi ha sempre avuto una vita piena di alti e bassi. Dopo un difficile divorzio, ha trovato conforto e rinascita nella gestione della caffetteria. Contrariamente alla frenesia che caratterizza la vita di molti a Tokyo, Yumi ha scelto un ritmo di vita più lento e riflessivo, concentrandosi sul presente e sui piccoli piaceri quotidiani. La sua caffetteria, con le pareti coperte di opere d’arte e scaffali pieni di libri, è un riflesso della sua anima sensibile e creativa.

Il “Kohana” non è solo un luogo dove bere un buon caffè; è anche un punto di incontro per la comunità creativa del quartiere. Ogni settimana, Yumi organizza eventi culturali: letture di poesie, mostre fotografiche e serate di musica dal vivo. Questi eventi attirano una clientela variegata e stimolante, creando un ambiente fertile per nuove amicizie e collaborazioni artistiche.

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Uno degli habitué del “Kohana” è Kenji, un illustratore trentacinquenne che lavora come freelance. Kenji ha trovato nel caffè di Yumi un luogo ideale per sfuggire alla solitudine del suo appartamento e immergersi in un’atmosfera stimolante. Tra una tazza di caffè e l’altra, Kenji e Yumi hanno sviluppato una complicità silenziosa, fatta di sguardi e sorrisi condivisi, che li ha avvicinati sempre di più.

Un giorno, mentre Yumi stava sistemando i libri sugli scaffali, Kenji le si avvicinò con una proposta inaspettata: collaborare a un progetto di libro illustrato per bambini. La proposta colse Yumi di sorpresa, ma anche di entusiasmo. Accettò, e da quel momento il “Kohana” divenne non solo un luogo di lavoro, ma anche un laboratorio creativo dove le idee prendevano forma tra l’aroma del caffè appena fatto e il fruscio delle pagine dei libri.

Nel corso dei mesi successivi, Yumi e Kenji lavorarono fianco a fianco, condividendo non solo il loro talento ma anche le loro storie personali. Il loro legame si approfondì, trasformando la collaborazione professionale in una connessione più profonda. Attraverso il lavoro con Kenji, Yumi riscoprì la gioia della creatività e l’importanza delle relazioni autentiche, che partono dal cuore e si nutrono di rispetto e comprensione reciproca.

Nakameguro, con il suo mix di tradizione e modernità, divenne per Yumi e Kenji il simbolo di una nuova vita, fatta di passione, creatività e amore. In questo angolo di Tokyo, lontano dalla frenesia della metropoli, i due riuscirono a trovare il loro equilibrio e a costruire un futuro insieme, fatto di sogni realizzati e nuove avventure da vivere.

“I miei giorni alla libreria Morisaki” di Satoshi Yagisawa è un inno alla resilienza e alla capacità di trovare nuovi inizi anche nei momenti più bui. Attraverso le vicende di Tatako e suo zio Satoru, Yagisawa ci mostra come la bellezza dei libri e la forza delle relazioni umane possano aiutare a superare le difficoltà della vita. Questo romanzo ci ricorda l’importanza di circondarci di persone e luoghi che ci ispirano, e di aprirci alle nuove esperienze che possono portarci verso una maggiore consapevolezza e felicità.

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