Babbo Natale stava passando un momento davvero difficile. Le renne avevano avuto la dissenteria e avevano trasformato la stalla in un caos, costringendolo a spalare cacca per tutta la notte. Caricò la slitta da solo perché i folletti erano in sciopero e, a causa di un pattino rotto, dovette scaricarla, impiegando la mattinata intera per ripararlo e e tagliandosi malamente un pollice con l’ascia.
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In più quelle renne infami erano scappate e ci volle un’eternità per recuperarle. Metà dei giocattoli non erano arrivati e quelli che gli avevano consegnato erano tutti sulla lista dei regali dell’anno precedente. Gli elfi si erano ubriacati, costringendolo a cercare da solo i regali nel deposito. Era caduto dalla scala e si era fatto male al naso e a un ginocchio. Nel tentativo di indossare i pantaloni, li strappò poiché aveva preso peso e non riusciva a trovare il cappello né gli occhiali. Inoltre, soffriva di bruciore di stomaco e, cercando una birra in frigo, scoprì che era rotto e comunque vuoto. In quel momento, una stella bussò alla porta con un albero di Natale chiedendo: “Dove posso collocare questo abete?”
…E così nacque l’usanza di mettere la stella sulla cima dell’albero di Natale.