C’era una volta un contadino che abitava in una piccola casa con la sua famiglia. Aveva una vita modesta ma felice, coltivava i campi e vendeva il raccolto al mercato del paese. Un giorno, il contadino decise di comprare un cavallo per aiutare nei lavori della fattoria. Il cavallo era forte e veloce, e presto divenne un prezioso aiuto per il contadino. Ma un giorno, il cavallo fuggì via.
La gente del paese venne a trovare il contadino e gli disse: “Che sfortuna! Hai perso il tuo cavallo, come farai ora a lavorare la terra?” Ma il contadino rispose: “Non so se questa sia una fortuna o una sfortuna”.
Dopo qualche giorno, il cavallo tornava al pascolo con un branco di cavalli selvatici. Il contadino cercò di catturarli e alla fine riuscì a prenderli tutti. La gente del paese venne a visitarlo e disse: “Che fortuna! Ora hai molti cavalli e potrai vendere o scambiare un po’ di essi!”. Ma il contadino rispose: “Non so se questa sia una fortuna o una sfortuna”.
Il figlio del contadino, che amava cavalcare, decise di addestrare uno dei cavalli selvatici. Ma un giorno cadde e si ruppe una gamba. La gente del paese venne a trovare il contadino e disse: “Che sfortuna! Tuo figlio ha perso l’uso della gamba, come farà ora a lavorare la terra?” Ma il contadino rispose: “Non so se questa sia una fortuna o una sfortuna”.
Qualche tempo dopo, il paese fu attaccato da un esercito nemico e molti giovani furono chiamati a combattere. Ma il figlio del contadino non fu arruolato a causa della sua gamba rotta. La gente del paese venne a trovare il contadino e disse: “Che fortuna! Tuo figlio è salvo, non dovrà combattere e rischiare la vita!”. Ma il contadino rispose: “Non so se questa sia una fortuna o una sfortuna”...
La storia insegna che spesso le cose che sembrano sfortunate possono portare a conseguenze positive, e viceversa. Non dobbiamo quindi giudicare le situazioni solo in base alle apparenze, ma essere pazienti e attendere per vedere come si evolveranno le cose.