In un’estate calda e ricca di opportunità, Donatella Di Pietrantonio, fresca vincitrice del prestigioso premio Strega con il suo ultimo romanzo ‘L’età fragile’, suggerisce due letture che promettono di arricchire le vacanze dei lettori. Questi consigli librari non solo rivelano gusti personali ma riflettono anche temi cari all’autrice abruzzese, rendendo la scelta particolarmente significativa.
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Di Pietrantonio consiglia di mettere in valigia ‘T’ di Chetna Maroo, un’opera che racconta il lutto di una madre attraverso la voce della figlia. Maroo, autrice di origini keniote residente a Londra, intreccia con delicatezza la perdita personale con una narrazione che riesce a essere universale. “È la storia del lutto di una madre,” dice Di Pietrantonio all’AdnKronos, “raccontato con la voce narrante di una figlia. Un argomento molto consonante con i miei temi”. Ciò che colpisce la scrittrice è il modo in cui Maroo riesce a mantenere il dolore “sempre sullo sfondo, dietro”, rendendolo una presenza costante ma non opprimente. Questo approccio rispecchia la capacità di trasformare una vicenda personale in un racconto con risonanza universale, un’arte che Di Pietrantonio padroneggia con maestria nei suoi stessi scritti. “Quello che è straordinario è il modo di raccontare questo lutto che è sempre sullo sfondo, dietro, è sempre una presenza molto forte ma non pesante”, aggiunge Di Pietrantonio.
Attualmente, Di Pietrantonio è immersa nella lettura di ‘Coventry’ di Rachel Cusk, pubblicato da Einaudi. La scrittrice canadese, che ora vive in Francia, offre una fusione di racconto e saggio, esplorando temi che spaziano dalla vita quotidiana all’arte e alla letteratura. Di Pietrantonio apprezza particolarmente il primo capitolo, ‘La Guida come metafora’, che offre un ritratto evocativo della provincia, un ambito che le è particolarmente caro. “È un libro che mi sta piacendo molto,” osserva Di Pietrantonio, “anche se sono ai primi capitoli. Intanto è molto giusto il sottotitolo, ‘Sulla vita, l’arte e la letteratura’. È una riprova, se ce ne fosse bisogno, del talento di questa autrice nel combinare racconto e saggio passando da piccoli dettagli della sua vita a considerazioni generali e universali.”
Il lavoro di Rachel Cusk, con la sua capacità di fondere osservazioni personali e riflessioni più ampie, trova un parallelo nel modo in cui Di Pietrantonio stessa racconta storie ambientate nella provincia italiana. Nei suoi romanzi, la scrittrice abruzzese riesce a catturare l’essenza dei luoghi e delle persone che li abitano, rendendo universali le loro vicende particolari. “Un ambito narrativo, quello della provincia, in cui mi ritrovo molto – dice la scrittrice abruzzese nata ad Arsita, piccolo paese nel teramano – soprattutto nella descrizione dei personaggi e dei loro mondi attraverso ad esempio le abitudini alla guida”.
In un’estate che offre la possibilità di esplorare nuovi mondi attraverso la lettura, i suggerimenti di Donatella Di Pietrantonio aprono una finestra su storie di lutto, vita quotidiana e riflessioni universali. Sia ‘T’ di Chetna Maroo che ‘Coventry’ di Rachel Cusk promettono di essere compagni di viaggio ideali per chi cerca nella letteratura non solo evasione, ma anche una profonda connessione con l’esperienza umana.