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“Il 5 luglio, catastrofe”. Aveva previsto Fukushima, nuova profezia choc della Baba Vanga giapponese. Cosa ha detto che succede

Le profezie, da sempre sospese tra superstizione e intuizione, continuano a suscitare interesse, anche al di fuori degli ambienti religiosi o esoterici. Stavolta, il fulcro dell’attenzione è il Giappone, dove un manga pubblicato 25 anni fa ha influenzato le decisioni di molti viaggiatori internazionali. L’autrice, Ryo Tatsuki, illustratrice e fumettista settantenne, è stata soprannominata “Cassandra” o “Baba Vanga” dell’Estremo Oriente per una sua predizione contenuta nel fumetto “Watashi ga Mita Mirai” (“Il futuro che ho visto”), pubblicato nel 1999 e noto per una premonizione che si ritiene si sia avverata.

Tatsuki, attiva fin dagli anni Ottanta, afferma di trascrivere minuziosamente i suoi sogni, alcuni dei quali, a suo dire, sono così vividi da sembrare reali. In uno di questi sogni, annotato ben prima del 2011, l’autrice prevedeva una “catastrofe nell’est del Giappone” proprio nel marzo di quell’anno, coincidente con il disastroso terremoto di magnitudo 9, lo tsunami e l’incidente nucleare di Fukushima, che causarono circa 20.000 vittime. Da quel momento, la fama di Ryo Tatsuki ha assunto toni quasi mistici.

Ryo Tatsuki e l’impatto delle sue previsioni

Un altro sogno inquietante, riportato nella stessa opera, indica il 5 luglio 2025 come data di un nuovo, drammatico evento. Sebbene la fonte non sia scientifica, l’ansia generata ha avuto effetti tangibili sul turismo. Secondo un’analisi di Bloomberg Intelligence, le prenotazioni di voli verso il Giappone per quel periodo hanno subito un crollo. I dati mostrano un’ondata di cancellazioni da Corea del Sud, Taiwan e Hong Kong. Ad esempio, la Greater Bay Airlines ha dovuto ridurre i voli da tre a due a settimana, con il tasso di occupazione sceso dal previsto 80% al 40%. Anche la Hong Kong Airlines ha preso misure simili.

A complicare il contesto è anche una realtà più concreta: il Giappone vive sotto la minaccia del cosiddetto “Big One“, il potenziale sisma catastrofico che potrebbe colpire Tokyo e altre regioni centrali e meridionali. Una commissione governativa, istituita ad aprile, stima l’80% di probabilità che un evento simile avvenga entro i prossimi trent’anni. Gli scenari previsti dagli esperti sono drammatici: onde alte fino a 30 metri, quasi 300.000 vittime, intere prefetture sommerse. La previsione ufficiale, insieme alla visione della mangaka, ha creato un mix esplosivo di paura e razionalità. Le autorità cercano di tranquillizzare. Il governatore di Miyagi, Yoshihiro Murai, ha esortato i cittadini a non farsi influenzare da voci infondate. La stessa Tatsuki ha invitato a non dare troppa importanza alle sue visioni, sottolineando che «bisogna ascoltare gli esperti» e che i suoi sogni non intendono creare “panico immotivato”. Anche la casa editrice del manga ha chiarito che si tratta di un’opera narrativa, non di un bollettino di sventura.

Tuttavia, l’effetto è stato raggiunto. Per molti, il solo dubbio è sufficiente a scegliere altre destinazioni. Non è la prima volta che il mondo si lascia suggestionare da un presunto profeta, come accadde con Nostradamus o con la “fine del mondo” del 2012. Oggi, però, un manga ha avuto lo stesso potere evocativo di un antico oracolo. Con o senza fondamento, il 5 luglio 2025 rimane una data da segnare, se non altro per capire quanto siamo disposti a credere—o temere—le visioni del futuro.

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