
Le nebbie di Avalon, pubblicato per la prima volta nel 1983, è l’opera che ha rivoluzionato la percezione del ciclo arturiano, portando alla ribalta le donne protagoniste di una storia troppo spesso raccontata attraverso gli occhi degli uomini. Marion Zimmer Bradley, autrice di grande talento, riscrive la leggenda di re Artù e della Tavola Rotonda, spostando il focus dalle figure maschili come Artù, Merlino e Lancillotto, per raccontare le vicende dal punto di vista delle donne, in particolare di Morgana, la sorella di Artù, e di Ginevra, la regina.
Avalon: il luogo sospeso tra magia e destino
Il romanzo si svolge in Avalon, un luogo magico, avvolto da una nebbia misteriosa che simboleggia la transizione tra il passato e il futuro, tra la fede pagana e quella cristiana. Avalon è un mondo sospeso, dove il potere e la magia convivono, e dove le donne, seppur marginalizzate nella tradizione arturiana, sono le vere protagoniste. Queste figure femminili, complesse e sfaccettate, vivono in un mondo in cui la lotta per il potere è in corso e il cambiamento è inevitabile.
Morgana e Ginevra: donne di potere e di cambiamento

Morgana, sacerdotessa di Avalon, emerge come la figura centrale del romanzo. Non è la strega malvagia delle leggende medievali, ma una donna profonda, capace di amore e sofferenza, con un forte senso di giustizia che la spinge a intraprendere una lotta per il cambiamento. Accanto a lei, Ginevra, la regina, è prigioniera dei suoi ruoli e delle sue paure, intrappolata in una società che non le consente di scegliere il proprio destino. Entrambe rappresentano modi diversi di reagire a un mondo che sta cambiando, e diventano simboli di due visioni contrastanti: una radicata nella tradizione e l’altra proiettata verso il futuro.
Il conflitto tra paganesimo e cristianesimo
Il conflitto tra il paganesimo e il cristianesimo è uno dei temi principali del romanzo. Bradley esplora come la religione cristiana stia lentamente usurpando il potere delle antiche credenze, portando con sé un cambiamento di valori e un nuovo ordine mondiale. La Dea Madre e la magia ancestrale di Avalon sono minacciate dall’irrompere del cristianesimo, che intende sostituirsi a queste antiche tradizioni.
Le donne protagoniste: una lotta per l’identità e il potere
In Le nebbie di Avalon, le donne sono protagoniste di una storia che le vede impegnate in una lotta per la propria identità e per il proprio potere, in un contesto che spesso le emargina. Nonostante le difficoltà, il romanzo non è privo di speranza. La lotta di Morgana e delle altre donne, anche se dolorosa e violenta, è una manifestazione della resilienza femminile, della forza di coloro che si ribellano all’ordine prestabilito per cercare di costruire qualcosa di nuovo e di giusto.
Le nebbie di Avalon e l’eredità femminista
Marion Zimmer Bradley, con la sua riscrittura della storia, ha avuto un impatto profondo anche sulla scrittrice Michela Murgia, che ha spesso parlato di come la lettura di questo romanzo l’abbia influenzata, aiutandola a rivedere la figura di Morgana e delle altre donne della leggenda arturiana. Murgia ha definito il romanzo un esempio di “militanza femminista“, poiché grazie a Bradley, figure femminili marginalizzate nel ciclo arturiano finalmente trovano voce.
Morgana, in particolare, diventa una sorta di simbolo di tutte quelle donne che non sono mai state invisibili, ma che sono state per troppo tempo nascoste o ignorate. Murgia ha dichiarato che Morgana è diventata “la casa delle donne fuori dagli schemi”, un’icona di donne che, pur essendo difficili da comprendere e da collocare, rappresentano la forza e la complessità della figura femminile.
Le accuse a Marion Zimmer Bradley
Purtroppo, la figura di Marion Zimmer Bradley è stata segnata anche da gravi accuse postume. Quindici anni dopo la sua morte, la figlia Moira Greyland ha accusato l’autrice di aver abusato di lei durante la sua infanzia. Greyland ha confessato di non aver parlato prima per paura di danneggiare la memoria della madre, che aveva contribuito alla causa dei diritti delle donne. In risposta a queste accuse, alcuni dei principali distributori dei suoi libri hanno deciso di donare i proventi delle vendite a Save the Children. Nonostante le gravi accuse, l’opera di Bradley rimane un punto di riferimento importante nel panorama della letteratura fantasy, in particolare per la sua rilettura del ciclo arturiano dal punto di vista femminile.
Le nebbie di Avalon resta un romanzo che, al di là delle controversie legate alla sua autrice, continua a parlare di potere, cambiamento e identità, attraverso le voci di quelle donne che, da sempre, hanno avuto un ruolo fondamentale nella storia, ma che sono spesso state invisibilizzate.