Sara Freeman, autrice canadese-britannica, sta emergendo come una delle voci più promettenti della narrativa contemporanea. La sua opera d’esordio, “Maree” (titolo originale “Tides”), ha già ricevuto importanti riconoscimenti, tra cui il Premio The Bridge e l’inserimento nella lista dei 100 libri da leggere secondo la rivista Time nel 2022. Pubblicato in Italia da Elliot, il romanzo è tradotto da Paola Splendore.
Una trama intensa e riflessiva
“Maree” narra le avventure di Mara, una giovane donna che affronta il profondo dolore per la perdita del figlio. La protagonista decide di allontanarsi da casa e famiglia, in cerca di un nuovo inizio. Il suo viaggio verso una località di mare diventa un tentativo di sfuggire a un passato lacerante. Mara si sente “gelata, dissanguata, disincarnata”, incapace di affrontare la realtà in cui il fratello è diventato padre, un evento che amplifica il suo senso di isolamento e colpa.
Un linguaggio lirico e frammentato
La scrittura di Freeman è caratterizzata da uno stile lirico e frammentato, che riflette il tumulto interiore della protagonista. La narrazione ha l’intimità di un diario, rendendo palpabile il dolore di Mara e le sue lotte quotidiane. Attraverso descrizioni dettagliate e vivide, il lettore è immerso nel mondo di Mara, condividendo le sue sensazioni e i suoi pensieri mentre si confronta con la propria esistenza.
Relazioni e rinascita
Durante il suo soggiorno, Mara inizia a lavorare in un negozio, dove stringe un legame significativo con il proprietario. Questa relazione rappresenta un’opportunità per raddrizzare il suo destino e affrontare il suo passato. Le interazioni con gli altri personaggi la portano a riflettere su se stessa e sul suo dolore, suggerendo che la connessione umana può essere una via verso la guarigione.
“Maree” è un romanzo che esplora temi complessi come la perdita, la fuga e la ricerca di identità. La prosa di Freeman è sia poetica che intensa, capace di evocare forti emozioni e riflessioni profonde. Con l’acclamazione della critica e il sostegno di autori come Emma Cline e Jonathan Dee, Sara Freeman si afferma come una voce significativa della narrativa moderna, invitando i lettori a esplorare le sfide del dolore e della resilienza.