Roberta Bruzzone e Laura Marinaro tornano in libreria con “Narcisismo mortale”, in uscita il 24 ottobre per Mursia. Il testo ripercorre uno dei casi di cronaca più tragici degli ultimi anni: l’omicidio di Giulia Tramontano e del piccolo Thiago, avvenuto a Senago il 27 maggio 2023, per mano di Alessandro Impagnatiello, compagno della vittima e padre del nascituro.
Un’analisi tra fatti e psicologia del narcisismo
Il libro si sviluppa attraverso un doppio registro: da una parte la ricostruzione minuziosa dei fatti e del processo, dall’altra l’analisi psicologica e criminologica della personalità dell’assassino. Impagnatiello viene descritto come un esempio di narcisista overt, con tratti fortemente patologici e distruttivi.
Laura Marinaro esprime nel testo il proprio coinvolgimento emotivo: “La storia di Giulia mi ha profondamente colpito perché era una donna libera e autodeterminata, pronta a costruirsi una carriera importante. Proprio nel momento più bello della sua vita, in cui stava per diventare madre, è stata annientata da un narcisista maligno che si è rivelato tale solo troppo tardi”.
Strumenti di prevenzione per riconoscere relazioni tossiche
L’obiettivo principale del libro va oltre la cronaca: vuole offrire strumenti di prevenzione per riconoscere in anticipo una relazione tossica. “La possibilità di incappare in un narcisista maligno è oggi molto elevata”, sottolinea Bruzzone, che aggiunge: “Riteniamo che questo libro possa salvare delle vite”. Il testo propone una guida per identificare i principali indicatori del narcisismo patologico, con l’intento di aiutare le persone a evitare relazioni pericolose.
Un percorso che continua: dalle indagini su Yara al caso Tramontano
Questo nuovo lavoro segue la scia di un altro libro firmato dalle due autrici: “Yara. Autopsia di un’indagine”, anch’esso pubblicato da Mursia. Con “Narcisismo mortale”, Bruzzone e Marinaro confermano la loro capacità di unire rigore investigativo e analisi psicologica, offrendo una riflessione profonda su fenomeni sempre più diffusi e devastanti.
Il libro non si limita dunque a raccontare una tragedia, ma diventa uno strumento di consapevolezza su quanto possa essere pericoloso cadere nella rete di personalità narcisistiche distruttive, con la speranza che una maggiore conoscenza possa evitare futuri drammi.