
La figura di Dina Minna, storica assistente di Pippo Baudo per 36 anni, emerge con forza nel recente sviluppo della vicenda relativa all’eredità lasciata dal conduttore scomparso il 16 agosto. Il testamento, aperto il 9 settembre presso lo studio notarile di Renato Carraffa, ha rivelato una decisione che ha lasciato sorpresi molti: Baudo ha voluto riconoscere a Dina un ruolo di primo piano tra gli eredi, equiparandola ai suoi due figli.
L’apertura del testamento e il ruolo di Dina Minna
La lettura del testamento è stata effettuata alla presenza di due avvocati, confermando la fiducia e l’affetto che Baudo nutriva nei confronti della sua assistente. Dina Minna, oltre a essere stata la collaboratrice più fedele del presentatore, è stata indicata come erede principale con una quota sostanziosa del patrimonio, quasi equiparata a quella dei figli Tiziana e Alessandro Baudo.

Il patrimonio complessivo e la sua composizione
Il valore complessivo dell’eredità di Pippo Baudo è stimato intorno ai 10 milioni di euro. Questa cifra comprende i guadagni derivanti dalla sua lunga carriera televisiva, tra cui i compensi per i tredici Festival di Sanremo condotti, con un cachet medio di circa 800 mila euro per edizione, oltre a investimenti e immobili.
Tra i beni immobili figurano terreni a Fiano Romano, Noto e Siracusa, nonché cinque appartamenti situati tra il quartiere Prati e il centro storico di Roma, per un valore complessivo stimato di circa cinque milioni di euro. Completano il patrimonio le quote societarie in aziende edili con sedi a Mascalucia e Catania.

Distribuzione dell’eredità tra i figli
La restante parte del patrimonio è stata destinata ai figli riconosciuti di Baudo: Alessandro, nato nel 1962 e ufficialmente riconosciuto nel 2000, e Tiziana, nata nel 1970 dal matrimonio con Angela Lippi. Le quote assegnate ai due figli sono risultate comparabili a quella riservata a Dina Minna, sottolineando l’importanza attribuita alla sua figura dal conduttore.
Dina Minna ha espresso il proprio dolore per la perdita definendo Baudo come un padre e ricordando il lungo cammino professionale e umano condiviso con lui.
Possibili ulteriori disposizioni e donazioni benefiche
Alla lettura del testamento erano presenti gli avvocati personali di Baudo, ma non il suo storico amico Giorgio Assumma. Non sono stati ancora resi noti dettagli su eventuali donazioni a fini benefici o ulteriori disposizioni testamentarie, ma non si esclude che ve ne possano essere, secondo quanto riferito dagli avvocati coinvolti.