Venezia, il settecento, un oscuro omicidio ed un grande pittore, quanti ingredienti per un thriller d’autore?
Matteo Strukul ne Il cimitero di Venezia edito per i tipi di Newton Compton riporta alla ribalta, questa volta del genere thriller, Antonio Canal, detto il Canaletto quel celebre pittore del settecento i cui capolavori inestimabili oggi tutti ammiriamo nei più grandi musei del mondo. Nel libro di Strukul, il pittore per via di un suo quadro si ritrova al centro di una vicenda a fosche tinte che non possiamo non seguire leggendo fino all’ultima riga con ammirazione e spavento
di Mimmo Cacciola
“La violenza potrebbe sommergere Venezia e tingere le sue acque di sangue e morte. La prima indagine di Giovanni Antonio Canal, detto il Canaletto”. Quale incipit migliore per precipitare il lettore nelle atmosfere dark di una Venezia del settecento non più tutta maschere e costumi e belle dame e cavalieri, quanto set naturale per orrendi crimini che addirittura coinvolgono un famoso pittore: Antonio Canal detto il Canaletto. E’ quanto succede, ma non solo questo, nell’ultimo romanzo di Matteo Strukul dal titolo Il cimitero di Venezia (Editore Newton Compton, Collana Nuova narrativa, Pagine 320, € 9.90).
“Venezia, 1725. Mentre un’epidemia di vaiolo – si legge nel risvolto di copertina – miete vittime tra la popolazione, una delle donne più illustri della città viene trovata con il petto squarciato nelle acque nere e gelide del Rio dei Mendicanti. In un clima di crescente tensione, Giovanni Antonio Canal, detto Canaletto, viene convocato dagli Inquisitori di Stato, insospettiti da una sua recente opera, che ritrae proprio quel luogo malfamato: c’è forse un legame tra il pittore e l’omicidio? Mentre, sconvolto, sta lasciando il Palazzo Ducale, Canaletto viene fermato e portato al cospetto del doge, anche lui interessato a quel quadro, il Rio dei Mendicanti. Nel dipinto c’è qualcosa che, se rivelato, potrebbe mettere in grave imbarazzo un’importante famiglia veneziana: un nobile, ritratto in uno dei luoghi più popolari e plebei di Venezia. Perché mai si trovava in un posto simile? Canaletto riceve dal doge l’ordine di scoprirlo e riferire direttamente a lui. L’indagine, che all’inizio lo spaventa e poi, lentamente, lo cattura, lo porta però a frequentare ambienti apparentemente illustri in cui sembrano consumarsi oscuri riti, e nei quali si aggirano figure ambigue, dal passato avvolto nel mistero. Quali segreti si celano nei palazzi veneziani? Quali verità sarebbe meglio rimanessero sepolte?”
Quanti ingredienti, allora, per un thriller che ci terrà tutti inchiodati fino all’ultimo rigo dell’ultima pagina. Un mistero che non possiamo non desiderare sia risolto. Se amiamo la pittura, se amiamo il Canaletto, se amiamo Venezia e la storia e se, in ultima analisi, amiamo la giustizia che trionfa e la letteratura saporita e ben confezionata di Matteo Strukul non possiamo dare forfait.
Matteo Strukul classe 1973, e nato a Padova. Scoperto da Massimo Carlotto, ha pubblicato presso le Edizioni e/o La ballata di Mila (vincitore del Premio speciale Valpolicella 2011 e semifinalista al Premio Scerbanenco 2011) e ha anche scritto la sceneggiatura del fumetto Red Dread (Lateral Publish 2012), basato sulle avventure dell’eroina del suo primo romanzo, Mila Zago, disegnato da Alessandro Vitti e vincitore del Premio Leone di Narnia 2012 come miglior fumetto seriale italiano. Laureato in Giurisprudenza e dottore di ricerca in Diritti europeo dei contratti, collaboratore con Il Mattino di Padova, La nuova di Venezia e Mestre e La tribuna di Treviso. Ha inoltre ideato e fondato Sugarpulp, movimento letterario veneto che ha ricevuto la benedizione di Joe R. Lansdale e Victor Gischler, nonché direttore artistico dello Sugarpulp Festival. Dirige Revolver, nuovo marchio editoriale di Edizioni BD dedicato al noir. Fra i suoi libri ricordiamo la saga de I Medici (Una dinastia al potere, vincitore del Premio Bancarella 2017, Un uomo al potere, Una regina al potere e Decadenza di una famiglia), La giostra dei fiori spezzati. Il caso dell’angelo sterminatore, I cavalieri del Nord e Dante enigma. Nel 2018 esce Rinascimento, il genio e il potere dai Medici ai Borgia (Mondadori). In collaborazione con il fumettista Andrea Mutti ha scritto la saga Vlad, edito da Feltrinelli. Del 2021 Dante enigma e del 2022 Il cimitero di Venezia la prima indagine di Giovanni Antonio Canal, detto il Canaletto, entrambi editi da Newton Compton.
Matteo Strukul
Il cimitero di Venezia
Newton Compton Editori, 2022