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Io mi fido di te. Storia dei miei figli nati dal cuore

“Te che non sei nato dalla mia pancia ma dal mio cuore. Te che hai una faccia diversa dalla mia, anche se tutti dicono che mi somigli. Te che la vita è bastarda, perché ti ha fatto nascere in un posto e rinascere in un altro. E non hai potuto scegliere. Nessuna delle due volte.”

Il nuovo libro di Luciana Littizzetto “Io mi fido di te”, in uscita il 12 ottobre per Mondadori, è una storia d’amore. Un amore non da romanzo, ma una vicenda molto privata, la sua, di una madre affidataria che ha accolto nella sua famiglia due ragazzi arrivati da un istituto. Che li ha cresciuti ed è cresciuta insieme a loro. Un racconto che è anche una catarsi, una rinascita interiore e la testimonianza di come l’amore non sia dettato la leggi biologiche ma da quello che insieme si può costruire. Anche se non è stato facile.

La storia di “Io mi fido di te” è una storia complicata, ma anche piena di momenti divertenti, la storia di una madre che svela con ironia e onesta tutto quello che comporta crescere dei figli: i dubbi, gli spaventi, i ricevimenti professori, i fidanzati, i tatuaggi, la stanchezza, il senso di colpa, di inadeguatezza, costante. “Dio come le ho odiate queste mamme perfette, genitrici naturali di figli perfetti. Pitonesse dagli occhi a mirtillo sempre pronte a farti sentire inadeguata e inutile come il mignolo per le arpiste – scrive Lucianina col solito piglio irriverente -. A spampanarti il cuore, a te che ti danni l’anima nel tentativo di trasformare quel mucchio di detriti in un bambino tranquillo e felice. Provaci tu, madre gaudiosa, a inventarti madre a quarant’anni di due bambini di nove e undici anni senza un minimo di tirocinio”.

Luciana Littizzetto racconta questa storia privata in un memoir potente e originale, senza risparmiarsi niente, nemmeno i momenti più duri, “quando il cuore si scartavetra, si corrode a forza di ruminare lacrime, e ti convinci che non hai capito una mazza, un tubo di niente e di niente”. Si racconta con sincerità e grazia, spingendo la scrittura umoristica verso una nuova frontiera, mettendola al servizio dei sentimenti più profondi e contraddittori: “l’amore è un puttanaio infinito, un guazzabuglio che ti fa battere il cuore e saltare i nervi, a volte nello stesso momento. In sincrono. E qui si tratta d’amore”.

Luciana Littizzetto
Io mi fido di te. Storia dei miei figli nati dal cuore
Mondadori, 2021

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