“Letture Disobbedienti” di Maurizio Donsanti
Leggere il libro della Candiani, è iniziare un viaggio struggente fuori dal nostro vivere frettoloso e ansimante. È perdersi e ritrovarsi in una dimensione che molte volte ignoriamo, presi come siamo a costruire sovrastrutture che ci forniscono l’alibi perfetto per non fare i conti con noi stessi, con le nostre paure.
Un viaggio di ritorno, dove l’autrice ci prende per mano il cuore, e ci accompagna, con i suoi pensieri apparentemente disordinati, in un vortice di meraviglia e incanto. Pensieri che non si fanno imprigionare dalla realtà distorta dall’effimero, e che posseggono il potere intrinseco della poesia e della dolcezza.
Ci esorta ad esercitare la meraviglia, a guardarci attorno e guardare con sguardo che ignora il risaputo. Uscire da una condizione subalterna allo scontato, al già conosciuto e alla consuetudine. Ci invita a guardare le cose nella loro essenza, con semplicità per riscoprire un’intimità con il mondo circostante e con noi stessi.
Il disordine, proclamato dall’autrice all’inizio del libro, pagina dopo pagina diventa ordine intimo e misterioso, un’andatura lenta della mente che riscopre lo stupore della pace.
La Candiani oltre a scrivere poesia è una traduttrice di testi buddhisti e si dedica all’insegnamento della meditazione. Il nome di Chandra (che in sanscrito significa Luna) le è stato attribuito dal suo maestro dopo il viaggio in India, nome che ha preso dal 1986 sostituendolo a quello di nascita. Le esperienze, gli esempi, gli insegnamenti del buddismo, quello della scuola che l’autrice ha abbracciato, quella thailandese della foresta, scorrono sotto i nostri occhi, e aprono nuovi orizzonti.
Un libro che, con una scrittura dolce e potente, ci costringe a specchiarci senza ipocrisie nel nostro intimo e a riscoprire la voce del cuore che troppo spesso facciamo finta di non sentire. Per paura o semplice rimpianto.
Buona lettura
Chandra Livia Candiani
Questo immenso non sapere. Conversazioni con alberi, animali e il cuore umano
Einaudi, 2021
